Congo: per Msf urgenti le vaccinazioni contro il morbillo
Una “urgente campagna di vaccinazioni per arginare il dilagare dell’epidemia di morbillo”.
A chiederla per la Repubblica Democratica del Congo (Rdc) è Medici Senza Frontiere
(Msf). Dalla fine del 2010, lo Stato africano è stato flagellato “da un'epidemia di
morbillo con oltre 106.000 casi registrati e oltre 1.100 morti, per la maggior parte
bambini”, informa Msf, lanciando un appello al Governo della Rdc e alle Organizzazioni
partner, affinché venga lanciata in questi giorni “una massiccia campagna di vaccinazione
nelle provincie orientale ed equatoriale”. Dallo scorso aprile - riferisce l'agenzia
Sir - oltre 11 milioni di bambini sotto i 15 anni sono stati vaccinati, di cui 3 milioni
con l'assistenza di Msf, ma ciò non è bastato a frenare il diffondersi dell'epidemia
che ha raggiunto le province equatoriale e orientale. “Alcune campagne di vaccinazione”
in queste aree “sono state pianificate per settembre, ma la decisione di portarle
avanti non è stata ancora confermata - avverte Northan Hurtado, coordinatore vaccinazioni
di Msf -. Il morbillo è una malattia contagiosa e le sue complicazioni possono essere
letali”. Occorre vaccinare subito “tutti i bambini di età inferiore ai 5 anni”, spiega
Laurence Sailly, coordinatore medico di Msf nella Rdc, perché se la campagna slittasse
alla stagione delle piogge, sarebbe “molto difficile organizzarla; e con l'inizio
dell'anno scolastico aumenta il rischio di contagio dell'infezione tra i bambini”.
(R.P.)