A padre Vito Giorgio e padre Eros Borile il riconoscimento di “Giusti del Mondo”
Il Comune di Padova assegnerà a padre Vito Giorgio e a padre Eros Borile dell'Ong
“Amici dei Popoli” (AdP) il titolo di “Giusti del Mondo” nel corso di una cerimonia
pubblica che si svolgerà a Padova il prossimo 2 ottobre. Padre Giorgio e padre Borile
hanno diretto, nel corso del genocidio perpetrato in Rwanda nel 1994, il Centre sociale
“St. Antoine” per minori di Nyanza (Rwanda) trasformandolo in un punto di riferimento
e di ricovero per i minori in pericolo di entrambe le etnie (tutsi e hutu). “In un
momento di reale pericolo per le loro vite - racconta Alberto Mabilia, presidente
AdP - hanno scelto di rimanere con i perseguitati che si affollavano nel Centro (raggiungendo
il numero di circa un migliaio) facendo fronte alle incursioni delle fazioni in guerra
e affrontando la situazione con coraggio, prudenza e saggezza, riuscendo ad assicurare
non solo l’incolumità ma anche il sostentamento a tutti i rifugiati”. L’opera di padre
Giorgio e padre Borile è poi proseguita per favorire la pacificazione delle parti,
contrastare nei giovani rwandesi la cultura del genocidio e avvalorare la verità storica.
“Il loro inserimento nel Giardino dei Giusti, realizzato a Padova nel 2008 – sottolinea
Alberto Mabilia - è un segno importante che la città mostra di voler assegnare a due
persone che con la città hanno un rapporto significativo”. Il progetto “Giusti del
Mondo” – ricorda l'agenzia Sir - è sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica
e l’impegno di ciascun Giusto viene riconosciuto con una pianta, perché” l'idea di
piantare un albero, e quindi il concetto di generare una vita, riprende quella di
aver dato la possibilità a un uomo di salvarsi, di poter vivere, di poter testimoniare
il bene ricevuto davanti alle successive generazioni”. (A.L.)