India. Torna l'incubo del terrorismo: 10 morti a New Delhi. Il cardinale Gracias:
ma la nostra gente vuole la pace
Torna l’incubo del terrorismo in India. Un attentato ha colpito questa mattina l’Alta
Corte di New Delhi. Almeno 10 persone sono state uccise e altre 45 ferite per l’esplosione
di un ordigno. L’azione è stata rivendicata da un gruppo islamico, l’Harkat-ul-Jihad
al-Islami. L’organizzazione, ritenuta responsabile di vari attentati sul territorio
indiano, ha minacciato altri attacchi se le autorità non annulleranno la condanna
a morte di un loro militante arrestato per un attentato al Parlamento indiano nel
2001. Gli inquirenti stanno indagando sulla rivendicazione, ritenuta comunque attendibile.
Il cardinale Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Conferenza episcopale
dell’India, ha lanciato un nuovo appello di pace nel Paese. Ascoltiamolo al microfono
di Sergio Centofanti:
R. - Condanniamo
quest’attacco totalmente. Io spero che questo sia un atto isolato. In India abbiamo
avuto molti attacchi terroristici, specialmente a Mumbai, ma si tratta spesso di forze
esterne, che vengono qui per destabilizzare l’autorità politica, l’economia e anche
la società civile.
D. - Recentemente c’è stato anche l’attacco contro
una Chiesa cattolica in Kerala. I cristiani devono avere paura?
R. -
Non penso che i cristiani abbiano paura. Ogni tanto subiamo alcuni attacchi da parte
delle forze fondamentaliste che sono contrarie alla Chiesa, ma non influiscono sulla
nostra attività.
D. – Quindi, continuate ad avere fiducia …
R.
- Senz’altro. Fiducia nella nostra gente, nel governo e anche nella nostra società
civile. La nostra società è molto aperta, desidera la pace e che tutti possano lavorare
insieme per il bene del Paese. (bf)