Costa d’Avorio: anche l'arcivescovo di Bouaké nella Commissione per la riconciliazione
È stata creata quattro mesi fa, ma diventa operativa in questi giorni, la Commissione
dialogo, verità e riconciliazione voluta dal nuovo presidente ivoriano Alassane Dramane
Ouattara per pacificare la Costa d’Avorio dopo la crisi postelettorale in cui sono
rimaste uccise 300 persone e giunta al termine di un decennio di violenze. Tra i membri,
spicca l’arcivescovo di Bouaké, mons. Paul Siméon Ahouanan Djro, terzo vicepresidente
della commissione presieduta dall’ex primo ministro Charles Konan Banny, insieme con
il capo del Consiglio superiore degli imam, Cheikh Boikary Fofana, secondo vicepresidente.
Tra gli altri undici membri da cui è composta, cinque commissari per le cinque grandi
religioni professate nel Paese, tre donne e la stella del calcio locale, Didier Drogba.
La priorità della commissione, secondo le indicazioni del primo ministro Guillaume
Soro riportate dalla Misna, la riforma delle forze armate e delle forze di sicurezza,
la cui immagine risulta molto compromessa: innanzitutto verrà cambiato all’esercito
il nome, e diventerà, così, Forze armate nazionali di Costa d’Avorio, appellativo
scelto nel 1960 dal primo presidente post indipendenza. Annunciato, infine, anche
l’inizio dei lavori per le prossime elezioni legislative e comunali, in collaborazione
con altre istituzioni competenti come la Commissione elettorale indipendente. (R.B.)