Nuova Zelanda: ad un anno dal violento terremoto la situazione è ancora grave
Tre devastanti terremoti e oltre 7 mila scosse di assestamento continuano a turbare
la vita dei residenti di quella che è conosciuta come la “Città Giardino”. Domenica
scorsa è stato celebrato l’anniversario del primo, grave terremoto, di magnitudo 7.1
conosciuto come “Canterbury earthquake”, “Christchurch earthquake” o “Darfield earthquake”,
che ha devastato la zona meridionale della Nuova Zelanda. Dopo un anno la maggior
parte delle attività finanziarie e commerciali sono ancora chiuse e decine di edifici
sono stati demoliti, molti dei quali classificati “storici”. E’ quanto riferisce all’agenzia
Fides padre Paul Shannahan, direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie
della Nuova Zelanda. In occasione dell’anniversario si è tenuta una celebrazione nella
Sumner Parish. Padre Paul Shannahan racconta che “la situazione non va certo migliorando”
e la famosa Cattedrale del Santissimo Sacramento, del 1905, andrà certamente distrutta
visto che non sono stati rinnovati i sussidi per la sua ricostruzione. Inoltre circa
12 mila abitazioni sono andate completamente distrutte e i proprietari stanno cercando
altri luoghi dove poter ricostruire la loro casa. Alcuni sono stati costretti ad abbandonare
la città a causa dell’aumento del valore dei terreni, mentre diverse migliaia di residenti
si sono trasferiti definitivamente in zone limitrofe e in altre città. Molti non sono
stati in grado di acquistare terreni o nuove case, in attesa dei fondi delle assicurazioni
o del Governo, che in ogni caso non li potranno mai rimborsare del tutto. Molte aree
non possono essere riedificate a causa dell’instabilità del terreno, prosegue padre
Shannahan. Strade e impianti di depurazione sono in attesa di essere riparati. Gran
parte della zona occidentale della città è rimasto intatto, ma tutti quelli rimasti
ad abitare nelle zone sismiche ad est vivono con ansia e preoccupazione. “Ci vorrà
molto tempo perchè Christchurch torni a recuperare il suo fascino e il titolo di ‘Città
Giardino’, e anche di più secondo mons. Barry Jones, vescovo di Christchurch, per
vedere ripristinate tante chiese, scuole e istituzioni cattoliche” conclude padre
Shannahan. (R.P.)