Il cardinale Sodano celebra i funerali del porporato polacco Deskur, grande amico
di Giovanni Paolo II
Cappella papale stamane per le esequie del cardinale polacco Andrzej Maria Deskur,
presidente emerito del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, spentosi
sabato scorso a Roma all’età di 87 anni. Il rito funebre è stato officiato dal cardinale
decano Angelo Sodano presso l’Altare della Cattedra in San Pietro. Il servizio di
Roberta Gisotti.
Clima di
raccolta commozione, nella Basilica Vaticana, per la scomparsa di uno dei “figli più
illustri” della comunità diocesana di Cracovia, cosi come sottolineato da Benedetto
XVI, nel suo messaggio di cordoglio, unito in preghiera dal Palazzo apostolico di
Castel Gandolfo. Compagno di seminario e grande amico di Karol Wojtyla, il cardinale
Deskur era rimasto paralizzato a 54 anni nei giorni della sua elezione al Soglio pontificio.
Per questo il Beato Wojtyla gli aveva affidato il compito di offrire la sua sofferenza
per la sua nuova missione e per l’intera Chiesa. Mirabile “esempio di evangelica accettazione
di quel calice di dolore”, ha ricordato il cardinale Sodano nella sua omelia:
“Il
Beato Giovanni Paolo II aveva dato alla Chiesa quella sua magnifica Lettera intitolata
‘Salvifici doloris’, ‘ del dolore salvifico’, e il nostro caro ConfratelloAndrzej volle realizzare nelle sue numerose prove quell’ideale tracciato dal
grande Pontefice, con cui era particolarmente unito, e cioè volle offire la sua vita
per il bene della Santa Chiesa ed in particolare per il fecondo ministero del Successore
di Pietro.”
Chiamato a Roma all’inizio degli anni ’50, teologo conciliare,
dedicato allo studio dei moderni mezzi di comunicazione sociale, Andrzej Deskur fu
un pastore “buono e generoso”, nel servizio alla Chiesa universale, seppe suscitare
– ha rimarcato il cardinale Sodano - “provvidenziali iniziative” a Roma e in molti
Paesi del mondo per diffondere la Parola del Papa e l’attività della sede apostolica.
In
una vita costellata da dolorose vicende, dal periodo bellico al difficile dopo guerra
nella sua amata Polonia fino al Calvario della sua invalidante malattia, Andrzej Maria
Deskur “provato da molte afflizioni” - ha concluso il cardinale Sodano - “ha meritato
le consolazioni del Signore”:
“ ‘Totus tuus’ non era solo il motto
del Beato Giovanni Paolo II: fu anche il motto di tutta la sua vita. Che Maria ti
accolga, come suo figlio devoto, nella patria eterna del Paradiso!”