2011-09-04 11:20:21

Si celebra in Europa la Giornata della cultura ebraica: Talmud e Internet per illustrare le realtà di una fede e una civiltà antichissime


Sessantadue città italiane e 27 Paesi in Europa. Sono i numeri dell’odierna, dodicesima Giornata Europea della Cultura Ebraica, promossa in Italia dall’Ucei, l'Unione comunità ebraiche italiane. Anche quest’anno vi prenderanno parte i giovani della Comunità religiosa islamica italiana (Coreis), a testimonianza della particolare sintonia fraterna, spiega la Coreis, tra i giovani musulmani e i giovani ebrei. Per tutti coloro che vorranno esplorare luoghi, usanze e tradizioni del popolo ebraico si apriranno le porte di sinagoghe, musei e siti ebraici e verranno offerti concerti, spettacoli, enogastronomia kasher. Francesca Sabatinelli ha intervistato Guidobaldo Passigli, presidente della Comunità ebraica di Firenze, che ha organizzato l’evento di Siena, capofila delle città italiane.RealAudioMP3

R. – Lo scopo principale della Giornata è quello di trasmettere al grande pubblico i valori della cultura ebraica a tutti i livelli sociali e di età: dai giovani, dagli studenti, dalle famiglie agli anziani. Si amplia questo ventaglio di interesse verso la cultura ebraica: è una giornata in cui le porte delle Comunità sono aperte e si constata ogni anno di più che molte persone, anche della propria città, non sanno com’è fatta una sinagoga, non conoscono la cultura ebraica, non conoscono le realtà artistiche o storiche che riguardano l’ebraismo nella propria città. C’è un interesse obiettivo.

D. – Quali stereotipi sono stati esorcizzati, grazie anche a questa apertura delle Comunità ebraiche?

R. – Certamente, tra gli stereotipi usuali ci sono quelli relativi all’attività lavorativa degli ebrei: in quali settori nella storia, nei secoli passati, gli ebrei hanno svolto la loro attività. Si viene a scoprire, per esempio, che c’erano tante limitazioni. In epoca rinascimentale, agli ebrei era impedito svolgere davvero tante attività, mentre una delle poche attività consentite era quella di prestare denaro, perché dalla Chiesa era proibito ai cristiani. Altre cose: per esempio, quelle riguardo all’antisemitismo. Io credo che aprire le porte, farsi conoscere, far vedere che tipo di attività si svolge, vedere i nostri riti religiosi e come si svolge la vita familiare, porta a conoscersi meglio e quindi allontana un po’ certe prese di posizione che poi, nella concretezza, non hanno una rispondenza assoluta.

D. – Il "filo rosso" che lega gli eventi della Giornata è il tema “Ebraismo 2.0: dal Talmud a Internet”. La tradizione ebraica di fronte alle sfide tecnologiche?

R. – "2.0" è un po’ – nel modo di parlare dei giovani o dei giovanissimi – quello che si intende oggi per la tecnologia più moderna di Internet e degli altri mezzi di comunicazione. Il Talmud, evidentemente, è una storia millenaria di discussioni su temi religiosi, ma non solo: giuridici, familiari, oggi diremmo di diritto civile… Grandi discussioni e grandi dibattiti tra scuole di pensiero. Ecco: oggi noi abbiamo dei mezzi di comunicazione riassunti nella parola Internet, i “social network”, le “chat”: applicare quindi la tecnica del Talmud, cioè della discussione e dello sviscerare il significato delle parole, a quella estremamente moderna di inviare messaggi, amplifica le possibilità che oggi sono offerte agli studiosi ma anche ai giovani, e a chiunque voglia crescere.

D. – Siena è la città capofila, in Italia, di questa edizione 2011: cosa offre?

R. – Siena si caratterizza per una serie di eventi di diversa sfaccettatura. Sette "isole" tecnologiche, con postazioni di computer: una è dedicata alle ricerche musicali, un’altra a mostrare la realtà odierna di quello che era il villaggio dell’Europa centrale, lo “shtetl", con agganci alla lingua yiddish. Una terza, per esempio, è un’applicazione molto interessante e viene presentata per la prima volta in Italia, cioè la visualizzazione di immagini dell’ebraismo toscano – quindi sinagoghe di Firenze, di Siena; cimiteri antichi nei nostri territori, e via dicendo – in 3D e altro ancora. (gf)







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