“Fame di Pane e Futuro”: la colletta della Caritas italiana per il Corno d’Africa
Di fronte all’aggravarsi della crisi nel Corno d’Africa, colpita da mesi da una terribile
siccità, la Caritas italiana ha deciso di scendere in campo con interventi sul lungo
periodo, per contribuire alla costruzione di un futuro delle popolazioni colpite.
La Conferenza episcopale Italiana, in risposta agli accorati inviti del Santo Padre,
ha indetto una colletta nazionale prevista per domenica 18 settembre, nell’ambito
della campagna “Fame di Pane e di Futuro”. L’iniziativa è partita dalle Caritas dei
Paesi più colpiti come Kenya, Etiopia, Somalia e Gibuti, che hanno proposto alla Caritas
Italiana e alla rete mondiale la collaborazione a piani d’intervento della durata
di otto mesi. I progetti sono realizzati in 20 diocesi dei quattro Paesi più colpiti:
in 14 diocesi nel nordest del Kenya, in 5 diocesi dell’area sudorientale e nel nord
dell’Etiopia, in alcune zone del centrosud della Somalia, e nella parte nord e intorno
alla capitale della Repubblica di Gibuti. Sono previsti sia aiuti di tipo alimentare,
sia azioni di medio periodo per favorire la ripresa di un’autonoma capacità di reddito
delle persone, con l’obiettivo di renderle in futuro meno vulnerabili a situazioni
climatiche avverse: in totale sono coinvolte 300mila persone. Particolare attenzione
è data all’approvvigionamento dell’acqua, per il quale sono previste costruzioni e
riparazioni di pozzi, nonché al sostegno dell’allevamento e dell’agricoltura, con
la distribuzione di foraggio e sementi. Sin dai primi di luglio la Caritas segue con
attenzione l’evolversi della situazione ed è in stretto contatto con le organizzazioni
locali, per meglio combinare il sostegno d’urgenza a un’azione più strutturata. (G.I.)