Messico: il cardinale Rivera Carrera condanna l'assassinio di due giornaliste
Codardia, perversità e indolenza" sono le parole usate ieri dall'arcivescovo di Città
del Messico, cardinale Norberto Rivera Carrera per definire l'atroce doppio omicidio
di due note giornaliste del Messico: Rocío González Trápaga e Marcela Yarce Viveros,
trovate morte nel Distretto federale dove, secondo le autorità, il controllo preventivo
della polizia è più stringente. Il cardinale si rivolge alle autorità del Paese affinché
"agiscano come è loro dovere per proteggere e garantire la sicurezza dei cittadini,
dei loro beni e dell’intera società” e poi “auspica una punizione severa secondo la
legge per questi assassini. La nostra patria - aggiunge la nota del cardinale Rivera
Carrera - ha diritto a vivere in pace ed è un obbligo delle autorità rendere effettivo
questo diritto; diritto, tra l'altro, che è anche un anelito giusto nonché principio
di civiltà e condizione indispensabile per un progresso autentico e per lo sviluppo
di tutto il popolo". Il porporato messicano infine si unisce al dolore dei parenti
delle due prestigiose giornaliste uccise e esorta i fedeli a pregare per le vittime.
Le due giornaliste, entrambe di 48 anni, erano scomparse da mercoledì, giorno in cui
erano uscite insieme. Ana Maria Marcela Yarce Viveros è stata la fondatrice di "Contralinea",
settimanale d'inchiesta per cui lavorava tuttora; l'altra, Rocio Gonzalez Trapaga,
era una free-lance, a lungo inviato del network "TeleVisa". L'agenzia Agi riferisce
che "i corpi, denudati e con mani e piedi legati, giacevano uno accanto all'altro
in un giardino pubblico di Iztapalapa, sobborgo operaio alla periferia sud-orientale
della capitale messicana. Sul collo presentavano evidenti segni di strangolamento.
I particolari sono stati resi noti da Miguel Badillo, attuale direttore della rivista
creata da una delle due vittime". Il Messico è considerato il Paese più pericoloso
dell'intera America Latina, specie per i giornalisti. Con la morte delle due reporter,
infatti ammontano ormai ad almeno 74 quelli uccisi complessivamente dal 2000. Nel
2011 i giornalisti uccisi sono ormai 8. (L.B.)