Argentina: il cardinale Bergoglio invita a pregare per anziani e bambini, futuro
della società
Il declino di un popolo inizia quando dimentica di prendersi cura dei bambini e degli
anziani e un popolo in declino è un popolo triste. Questo il senso del discorso dell’arcivescovo
di Buenos Aires, cardinale Jorge Mario Bergoglio ai cittadini in difesa della vita
nelle sue fasi più delicate, cioè della “vita appena nata e di quella che sta terminando”.
L’appello, riportato dall’Osservatore Romano, è stato pronunciato dal porporato in
occasione della Messa per la vita che ha celebrato per la festa di San Ramón Nonnato
nella parrocchia del quartiere di Villa Luro, dedicata al patrono delle donne incinte
e delle coppie di sposi che desiderano avere un figlio. Il porporato ha quindi esortato
i fedeli della capitale argentina a prendersi cura, in famiglia, di bambini e anziani
che più di tutti, a causa “dell’efficientismo, del consumismo e dell’edonismo imperante
rischiano di essere trasformati in materiale da esperimento, scartati come cose dal
contesto umano e sociale”. Ed è proprio contro quella che definisce la cultura dello
scarto, che il cardinale si scaglia con veemenza, una mentalità “che influisce anche
sul modo in cui si considerano i bambini: vengono maltrattati, non sono né educati
né nutriti, molti sono sfruttati e costretti a prostituirsi”. Anche gli anziani, purtroppo,
non sono risparmiati: spesso non vengono assistiti e sono abbandonati. Invece proprio
“gli anziani e i giovani sono il futuro del nostro popolo: gli anziani sono la memoria
vivente della nostra identità, infondono saggezza e discernimento; i bambini, eredi
di tale patrimonio, sono la storia, il futuro e la speranza del Paese”. Il cardinale
esorta, quindi, il popolo a pregare per i ragazzi e gli anziani sfruttati e a chiedere
al Signore “la grazia di non essere una famiglia triste, di non essere un popolo triste”.
(R.B.)