Medici Senza Frontiere: migranti abbandonati nei centri di detenzione in Grecia
L’associazione Medici senza Frontiere (Msf) lancia un appello all’Unione europea perché
intervenga in favore dei migranti ospitati nei centri di detenzione di Evros e Rodopi,
nel Nord della Grecia, che versano in una situazione molto critica. Da oltre un mese,
infatti, a causa del calo del personale facente capo al Ministero della salute greco,
i detenuti di queste strutture non ricevono assistenza adeguata sia dal punto di vista
sanitario sia dal punto di vista psicosociale. “Ogni giorno arrivano qui 250 persone
in condizioni precarie – è la testimonianza diretta di Ioanna Pertsinidou – donne
in gravidanza, bambini e moltissimi rifugiati dalla Siria che attraversano il confine
tra la Turchia e la Grecia”. Per supplire alle carenze, Msf ha inviato sul posto un’èquipe
formata da otto operatori attivi presso le stazioni di polizia di Tychero, Soufli
e Feres e nei centri di detenzione di Filakio e Venna, perché “in questo momento nessuno
sta fornendo assistenza a queste persone”, ha aggiunto Pertsinidou. Msf, che è accanto
ai richiedenti asilo in Grecia dal 1996, sollecita, quindi, un’azione in favore della
realizzazione di alloggi adeguati, un’equa distribuzione di cibo, vestiti e articoli
per l’igiene personale. (R.B.)