Corsi di Dottrina sociale della Chiesa promossi dalla Fondazione “Centesimus Annus”
Partiranno a metà di questo mese, promossi dalla Fondazione “Centesimus Annus”, due
Corsi di Dottrina Sociale della Chiesa, che si terranno all'Istituto di Maria Bambina
in Roma. Si tratta di un’iniziativa dedicata sia ai laici che ai presbiteri e per
la quale sono ancora aperte le iscrizioni. Sull’importanza di questi Corsi, ormai
consolidati da oltre un decennio, Alessandro Gisotti ha intervistato il segretario
generale della Fondazione “Centesimus Annus”, Massimo Gattamelata:
R. – Sono
iniziative prese già ormai da dodici anni, perché siamo arrivati, per i laici, all’undicesimo
corso e, per i sacerdoti, al sesto corso. Sono tutti sacerdoti che sono stati invitati
dai rispettivi vescovi diocesani a frequentare questi corsi in Dottrina sociale, che
la nostra Fondazione ha messo in essere in collaborazione con l’Istituto “Redemptor
Hominis” dell’Università Lateranense, di intesa con la Conferenza episcopale italiana.
Mi sono reso conto, negli anni, dell’entusiasmo di questi sacerdoti e del ringraziamento
che hanno manifestato alla Fondazione. E questo perché ha dato loro elementi per un
inserimento e per dare loro capacità di interloquire a livello locale con i fedeli,
con i propri contatti, che hanno nelle rispettive diocesi su argomenti che, purtroppo,
oggi come oggi sono di grande attualità e non sono stati però approfonditi nella maniera
dovuta.
D. – Questa iniziativa sottolinea con evidenza e concretamente
anche la permanente attualità della Dottrina sociale della Chiesa...
R.
– Certamente, soprattutto in questo momento di grande crisi economica, in cui praticamente
si è arrivati a questa situazione di notevole preoccupazione. Sono venuti meno certi
principi base, che sono non soltanto quelli dell’etica, ma proprio dell’applicazione
della Dottrina sociale all’economia sociale di mercato, che dovrebbe innanzitutto
utilizzare le risorse disponibili nel modo più efficiente per trarre i risultati migliori
e, in secondo luogo, che dovrebbe assicurare un progresso integrale, tenendo presente
l’unità anima e corpo dell’uomo. In questi incontri che noi facciamo con i docenti
dell’Università Lateranense, tutti questi aspetti vengono approfonditi, vengono discussi
e direi che siano tutti input che arricchiscono notevolmente i partecipanti all’iniziativa.
(ap)