LA RIUNIONE. Mons. Aubry ai musulmani per l'Eid-ul Fitr: collaboriamo per trasmettere
valori umani ai giovani
“Che l’Altissimo benedica gli sforzi che avete fatto perché essi portino i frutti
spirituali che vi aspettate, per voi stessi, per le vostre famiglie, per la nostra
società di cui siete parte”: è l’augurio formulato dal vescovo della Riunione mons.
Gilbert Aubry ai musulmani per la celebrazione dell’Eid-ul-Fitr che segna la fine
del Ramadan. In un messaggio rivolto ai fedeli dell’islam e pubblicato sul sito www.eglisealreunion.org,
il presule sottolinea che “in un mondo tendenzialmente materialista, dove regnano
gli egoismi, dove l’individualismo scalza le responsabilità, dove il piacere a qualunque
costo diviene la regola, la trasmissione dei valori umani e morali alle giovani generazioni
costituisce una preoccupazione comune”, dunque, afferma mons. Aubry, occorre impegnarsi
perché vi sia coerenza tra ciò che si proclama e ciò che si vive. “Ci sono diversi
filoni nell’islam così come nel cristianesimo – aggiunge il presule – non è questione
di creare degli amalgama, di negare le nostre differenze, le nostre tensioni. Ma quando
andiamo al cuore di ogni grande tradizione religiosa, siamo chiamati a vivere i nostri
rispettivi valori spirituali e a condividerli come cibo interiore. Ciò consolida le
persone, le apre le une alle altre e contribuisce all’umanizzazione della società”.
Per mons. Aubry, nelle diverse religioni i fedeli “hanno la responsabilità particolare
di sviluppare la dimensione spirituale della persona umana e di aprire l’orizzonte
alla speranza”; il presule sostiene inoltre che sono da deplorare tutte le forme di
fanatismo e di intimidazione, che è necessario dissipare i pregiudizi ed evitare le
polemiche. (T.C.)