Indonesia: la festa di fine Ramadan vissuta nella pace e nel rispetto interreligioso
L’Eid-al-fitr, la festa che segna la fine del mese sacro del Ramadan (il mese del
digiuno islamico), è stato celebrato in Indonesia “in modo pacifico, all’insegna del
rispetto delle differenze e dell’armonia interreligiosa”, racconta all’agenzia Fides
padre Ignazio Ismartono, gesuita indonesiano da decenni impegnato nel dialogo cristiano-islamico.
“Prima di tutto – nota padre Ismartono – il capo della Muhammadhya, una delle maggiori
organizzazioni islamiche indonesiane, ha lasciato ai fedeli la libertà di celebrare
l’Eid in uno dei tre giorni indicati, a seconda dei calcoli, (fra il 30 agosto e il
1° settembre) e molti hanno apprezzato tale scelta di rispetto delle differenze”.
La Conferenza episcopale dell’Indonesia e la Comunione delle Chiese Protestanti hanno
inviato un messaggio di auguri ai leader musulmani indonesiani, inoltrando anche le
parole di Papa Benedetto XVI, pubblicate dal Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso.
Il messaggio dei leader cristiani indonesiani afferma, fra l’altro, che l’Eid ha anche
un senso profondo, “quello di restituire il primato allo spirito, rispetto al materialismo
e l'edonismo” e “di migliorare le relazioni fra credenti”. Inoltre “gesti di pace,
rispetto e amicizia hanno caratterizzato la festa dell’Eid nelle diverse regioni del
vasto e pluralista arcipelago indonesiano” racconta il gesuita. A Giakarta locali
e fedeli della chiesa di Santa Maria sono stati messi a disposizione dei fedeli musulmani
che si recavano a celebrare l’Eid nella vicina moschea di Istiqlal: lo stesso avviene,
a parti invertite, in occasione della festa del Natale cristiano. Nel Nord Sulawesi,
abitanti cristiani della provincia hanno aiutato i fedeli musulmani nei preparativi
della festa, svoltasi in moschee e campi aperti, e ne hanno salvaguardato l’attuazione,
dando prova di un alto indice di tolleranza religiosa e della volontà di costruire
l’armonia. Nelle Molucche, zona sconvolta negli anni scorsi da un violento conflitto
fra musulmani e cristiani, i capi cristiani hanno esortato i fedeli alla condivisione
e i festeggiamenti sono avvenuti in modo del tutto pacifico. A Jayapura, in Papua,
decine di giovani di varie confessioni cristiane hanno vegliato e assicurato un servizio
d’ordine, insieme con le forze di polizia, perché le manifestazioni e le feste si
svolgessero senza incidenti, e il gesto è stato molto apprezzato dai leader musulmani
locali. A Kupang, nella provincia di Nusa Tenggara Orientale, migliaia di giovani
musulmani, cristiani, buddisti e indù hanno preso parte alla sfilata organizzata per
accogliere i pellegrini dell’Eid, in una iniziativa divenuta a carattere multireligioso,
espressione di gioia popolare, oltre che di fede. Durante la festa, è stata liberata
simbolicamente una colomba, come segno del legame di pace tra i credenti di diverse
religioni della zona. (R.P.)