Il Consiglio Ecumenico delle Chiese invita i cristiani a pregare per il Creato
Un periodo di preghiera e di riflessione sui doni di Dio nella natura: l’invito ad
osservarlo è del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Coe) che lo propone da oggi - 1°
settembre - al 4 ottobre perché ciascuno possa rinnovare il proprio impegno a prendersi
cura del creato e farne buon uso. Il 2011 è stato designato dalle Nazioni Unite, Anno
internazionale della foresta e il Coe ha voluto per questo suggerire ai cristiani
“Un tempo per la creazione”, per dedicare preghiere e meditazioni su temi che riguardano
la foresta nello spirito delle Scritture. Nell’ambito del suo impegno pubblico, poi,
riferisce il portale www.oikoumene.org, il Consiglio Ecumenico delle Chiese ribadisce
il suo appello a sostenere l’ecogiustizia ed insiste sulla necessità di agire per
risolvere talune problematiche tra le quali l’inquinamento e le cause responsabili
dei cambiamenti climatici. L’idea di dedicare un tempo di preghiera per la creazione
risale al 1989, quando l’allora patriarca ecumenico di Costantinopoli, ha proclamato
l’1 settembre Giornata di preghiera per la terra e i suoi ecosistemi. L’1 settembre
era stato scelto in coincidenza del fatto che settembre è il mese in cui ha inizio
l’anno liturgico ortodosso, momento in cui è sembrato opportuno attirare l’attenzione
dei fedeli sui primi versetti della Bibbia che si riferiscono proprio alla creazione.
Pensare poi ad un periodo di preghiera da prolungare fino al 4 ottobre significa richiamare
alla preghiera e alla riflessione anche i cattolici romani e di altre tradizioni che
in quella data festeggiano San Francesco d’Assisi, patrono, tra l’altro, degli ecologisti.
(T.C.)