Sri Lanka: il santuario della Madonna di Tewatta accoglie malati e pellegrini per
l’annuale benedizione
Lo scorso fine settimana, migliaia di pellegrini, cattolici e non, hanno partecipato
all’annuale Giornata della benedizione dei malati che si celebra da 71 anni, a Tewtatta
in Sri Lanka. Lo riporta l’agenzia AsiaNews. “Come cattolici , cercate sempre i sacramenti
della confessione e della comunione perché sono i privilegi che Dio ci ha donato”:c
osì il cardinale Malcom Ranjith si è rivolto a quasi 100 mila disabili presenti alla
funzione nel santuario di Nostra Signora di Lanka, domenica scorsa. “ Solo Gesù è
la nostra risposta, e solo lui può curare i nostri mali” ha esorato il porporato nell’eucarestia,
concelebrata con il cardinale Bernard Francis Law, arciprete della basilica di Santa
Maria Maggiore a Roma, e l’arcivescovo Joseph Spiteri, nunzio apostolico in Sri Lanka.
La devozione tra i fedeli è molto forte: in una processione solenne alcuni hanno portato
striscioni colorati, con citazioni bibliche in singalese, tamil e inglese. Magrette
Adamames, della parrocchia di Dalugama vicino a Colombo, racconta la toccante testimonianza
del figlio: “Era andato a lavorare all’estero, ma dopo un anno si è ammalato di una
malattia mentale sconosciuta”. Ogni anno, continua la donna, “partecipiamo a questa
celebrazione, mossi dalla fede in Gesù Cristo e speriamo di trovare una cura speciale”.
Dopo aver partecipato alla benedizione dello scorso anno, un buddhista sembra essere
guarito da problemi alla schiena e alla gamba sinista, che l’affliggevano da tempo:
è tornato quest’anno con la famiglia per ringraziare. Padre Priya Jayamanne, amministratore
della basilica nazionale di Tewatta, esprime la sua grande felicità nel vedere una
così gran folla “accorsa per pregare affinché Gesù interceda per i loro problemi e
le loro malattie. Avevamo preparato 600 posti per persone in situazioni speciali,
ma non sono state sufficienti”. Il sacerdote poi ha ringraziato le autorità per aver
fornito elettricità e servizi sanitaria, essenziali per accogliere il gran numero
di persone. (G.I.)