Cuba: la "Cruz de la Parra" piantata da Colombo diventa monumento nazionale
La “Cruz de la Parra”, cioè la prima croce piantata da Cristoforo Colombo al suo arrivo
a Cuba il primo dicembre 1492, è diventata monumento nazionale. L’evento è stato celebrato
il 15 agosto scorso con una solenne cerimonia cui hanno partecipato circa duemila
fedeli nel margine orientale dell’isola, luogo dell’approdo della spedizione di 500
anni fa e dove è stata innalzata la croce, finora conservata nella chiesa parrocchiale
di Nostra Signora dell’Assunzione a Baracoa. Nell’omelia pronunciata in una Messa
di ringraziamento, l’officiante, l’arcivescovo di Santiago de Cuba, mons. Dionisio
García Ibáñez, ha invitato l’assemblea a vivere la storia come insegnamento per il
futuro. Alla benedizione, svoltasi nella diocesi di Guantánamo-Baracoa, eretta da
Giovanni Paolo II durante la sua visita a Cuba nel 1998 e ora guidata da mons. Wilfredo
Pino Estévez, sono intervenuti fedeli da tutte le diocesi del Paese, che indossavano
magliette bianche con la scritta “500 generazioni di fede, 1511-2011, ho visto un
cielo nuovo e una terra nuova”. All’evento, precisa l'agenzia Zenit, i giovani hanno
messo in scena una rappresentazione sulle origini della città e l’arrivo dei conquistadores,
e lo storico Eusebio Leal ha definito la benedizione della croce “un atto di concordia”
e nell’occasione ha tenuto a richiamare la figura del frate Bartolomé de Las Casas,
un domenicano che “levò la propria voce a favore degli indios e degli indigeni”. Anche
il grande poeta cubano José Martì descrisse il frate come “l’apostolo degli indios,
uno degli autori dell’umanesimo moderno, un uomo che ha saputo discutere nel dibattito
di Valladolid sull’esistenza di un’anima immortale negli indigeni”. (R.B.)