11 settembre: fa discutere la decisione di escludere i gruppi religiosi dalla commemorazione
La decisione del Comune di New York di escludere i leader religiosi dalla cerimonia
commemorativa per il decennale dell’attentato alle Twin Towers, che si terrà nel luogo
simbolo di Ground Zero l’11 settembre prossimo, ha causato in questi giorni diverse
polemiche. Le varie posizioni sono state riportate dall’Osservatore Romano: “Questa
è l’America”, è stato il commento indignato di Rudolph Giuliani, l’allora sindaco
della città. Un portavoce dell’amministrazione ha motivato la decisione affermando
che le priorità degli organizzatori sono andate alle famiglie delle vittime e che
i responsabili religiosi non sono mai stati coinvolti nelle commemorazioni, neppure
gli anni scorsi. “I leader religiosi sono stati uno dei pilastri che ci ha sostenuto”,
manifesta il proprio sconcerto Fernando Cabrera, pastore della New Life Outreach International
e membro del Consiglio comunale, mentre il direttore della Federazione dei cappellani
del Mid-Atlantic, John Long ha spiegato che “non si può avere un servizio commemorativo
senza la religione” e ha ricordato come, invece, per la Giornata nazionale di preghiera
siano stati coinvolti diversi gruppi religiosi. D’accordo con la scelta delle autorità,
invece, il rabbino Joseph Potasnik, vicepresidente esecutivo del Consiglio dei rabbini
di New York: “Una delle difficoltà – ha detto – sarebbe stata quella di individuare
quali gruppi religiosi di New York coinvolgere”. (R.B.)