2011-08-28 15:28:07

L'uragano Irene si abbatte su New York, ma è declassato a tempesta tropicale


“Il tempo per evacuare è scaduto, ora dovremo fare i conti con Madre Natura”. Così il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha parlato stanotte agli abitanti della città raccomandando loro di restare in casa in vista del picco dell’uragano Irene che si sta abbattendo su New York e che in queste ore è stato declassato a tempesta tropicale. Oltre 50mila persone sono già senza luce, i fiumi Hudson e East River hanno rotto gli argini e si teme un'inondazione del porto. Il servizio di Roberta Barbi:RealAudioMP3

È l’immagine di una New York spettrale, quella rimandata dai televisori di tutto il mondo, ben diversa dalla brulicante Grande Mela. Strade deserte, uffici abbandonati e negozi ormai chiusi, ma prima presi d’assalto dalla popolazione a caccia di generi alimentari e di carburante: in 370mila, i newyorkesi che abitano le zone costiere, sono stati evacuati e di questi, 5300 sono ospitati nei rifugi allestiti; agli altri è stato raccomandato di rimanere in casa. Anche i trasporti pubblici sono bloccati e se si aggiungono a questi gli aeroporti ovviamente serrati, con circa 10mila voli annullati e la semiparalisi del traffico aereo in tutto il mondo, New York è davvero in queste ore una città isolata, in cui piove sempre più forte e in cui i venti soffiano raffiche da oltre 100 km all’ora che fanno oscillare i grattacieli. Fa paura Irene, nonostante il suo declassamento a tempesta tropicale, quasi una tempesta tropicale, che proprio in queste ore sta scatenando la sua furia su New York, dopo aver ucciso 10 persone con il suo passaggio su Virginia e North Carolina. Non solo New York, dunque, che, come se non bastasse, oggi è stata colpita anche da un nuovo terremoto di magnitudo 2.9 con epicentro nella capitale dello Stato, Albany: l’uragano si stima che colpirà in vario modo circa 65 milioni di persone, con lo stato di emergenza proclamato dal presidente Obama in 10 Stati. Chiusi anche gli aeroporti di Boston e Philadelphia, migliaia le persone senza corrente elettrica e senza linea telefonica; in via precauzionale è stata spenta anche la centrale nucleare di Oyster Creek, nel New Jersey, mentre il reattore di Calvert Cliffs, nel Maryland, si è spento da solo attivando le procedure di sicurezza. Ora New York attende l’occhio del ciclone e l’alta marea, con i livelli dei fiumi East River e Hudson che aumentano continuamente, e presto potrebbe rimanere completamente al buio: sono già 8300 i residenti rimasti senza luce, mentre tornado locali sono stati già avvistati a Brooklyn e nel Queens.








All the contents on this site are copyrighted ©.