2011-08-27 15:09:45

Usa, l'uragano Irene minaccia New York ma perde forza


L’uragano "Irene" nella sua inesorabile corsa su North Carolina, Florida e New England ha perso parte della propria potenza ed è stato declassato a categoria 1. Mantiene tuttavia una forte pericolosità con venti ad oltre 150 chilometri orari. Massima allerta in tutte le principali città della costa orientale, dalle quali sono state evacuate complessivamente circa 2 milioni di persone. Il servizio è di Stefano Leszczynski:RealAudioMP3

Anche se toccando terra ha perso parte della sua potenza, "Irene" fa ancora paura. Un uragano di portata "storica" lo ha definito il presidente Usa, Barack Obama. "Irene" ha un raggio vastissimo – grande quanto la California – con venti che oscillano tra i 150 e i 160 km/h. Sono almeno 65 milioni le persone che potrebbero subire gli effetti della tempesta; 14 miliardi di dollari i danni stimati. Il presidente Obama, che ha concluso anticipatamente le vacanze, si è rivolto alla popolazione spiegando che la situazione va presa “molto seriamente: se serve evacuare ha detto agli americani fatelo, senza indugiare”. A New York, il sindaco Bloomberg ha ordinato l'evacuazione obbligatoria dei quartieri costieri, come Battery Park a Manhattan e Coney Island a Brooklyn, coinvolgendo oltre 250 mila residenti, e lo stop dei trasporti pubblici. Ottomila in tutto i voli cancellati. A destare particolare preoccupazione è inoltre la presenza lungo il versante della costa est di una decina di centrali nucleari e di diversi impianti per la raffinazione del petrolio.

Attentato in Algeria: almeno 18 i morti
Circa 18 persone sono morte e una decina sono rimaste ferite in un attacco compiuto da due kamikaze in Algeria. Nel mirino, la mensa di una scuola militare a Chercell, di fronte alla quale i due attentatori a bordo di una motocicletta si sono fatti saltare in aria. Dall'inizio del Ramadan, considerato dai diversi gruppi islamici un momento propizio per la jihad, la guerra santa, si sono moltiplicati il numero dei loro attentati nel Paese.

Siria: dissidenti uccisi dalle forze di sicurezza. Cina, bozza di risoluzione all’Onu
Non si arresta la violenza in Siria. Due dissidenti sono stati uccisi dalle forze di sicurezza durante i cortei di protesta in varie città del Paese. Secondo quanto rivelano gli attivisti, i militari avrebbero sparato sulla folla che usciva dalle moschee a Qusair e a Latakia. La Russia, intanto, ha presentato ieri all’Onu una bozza di risoluzione sulla Siria che non prevede sanzioni contro il regime di Bashar el Assad, misure sollecitate invece dai Paesi europei. Le due bozze sono sul tavolo del Consiglio di sicurezza e la Russia ha minacciato di esercitare il suo diritto di veto se la proposta europea verrà messa ai voti.

Yemen: sette morti e diversi feriti in scontro armato
Sette soldati yemeniti sono morti e altri sei sono rimasti feriti in uno scontro durato diverse ore con uomini armati di Al Quaida , nella provincia di Abyan, nel sud dello Yemen. Il conflitto armato è avvenuto nei pressi di Dofes, area che da fine maggio è nelle mani della rete terroristica.

Afghanistan, 10 morti in un’esplosione a Helmand
Nuovo attacco in Afghanistan. Un'autobomba è esplosa a Lashkar Gah, capitale della provincia di Helmand, nel sud del Paese, provocando la morte di almeno 10 persone, tra cui 6 poliziotti e 4 civili. L’attacco, non lontano dalla sede della banca di Kabul e a circa 50 metri dell'ufficio del governatore della provincia.

Pakistan: 36 morti in scontri con i talebani nel nord del Paese
E' salito ad almeno 36 morti, tutti agenti di sicurezza, il bilancio degli scontri con i talebani nella regione tribale di Chitral, nel nordovest del Pakistan. Lo ha reso noto il ministro dell'Informazione della provincia di Khyber-Pakhtunkwa, precisando che almeno 15 militanti sono morti nei combattimenti.

Indonesia, sette persone periscono in un naufragio
Almeno sette persone sono morte e numerose altre disperse dopo il naufragio in mare di un traghetto nell'arcipelago delle Sulawesi, in Indonesia. Al momento sarebbero stati tratti in salvo 95 passeggeri, secondo quanto reso noto dal Ministero dei trasporti, o 93 per le autorità portuali, mentre sono ancora in corso le ricerche dei dispersi. Il naufragio, le cui cause non sono ancora chiare, è avvenuto a 24 km al largo del porto di Kolaka, dove era diretta l’imbarcazione, salpata dal porto di Bajoe.

Cile: 14.enne muore nelle dimostrazioni di protesta. I familiari accusano la polizia
Un ragazzo di 14 anni è morto ieri per un colpo d'arma da fuoco a Santiago del Cile, durante una dimostrazione di protesta in uno dei cortei studenteschi mobilitatisi nel Paese. La famiglia del giovane punta il dito contro la polizia, ma le Forze dell’ordine negano una diretta responsabilità nell'accaduto. Da oltre tre mesi, infatti, in Cile si susseguono manifestazioni contro le agevolazioni e il sostegno finanziario di cui godono le università private nel Paese.

Messico: quattro vittime in una miniera di carbone
Quattro minatori sono rimasti uccisi nel crollo di una miniera di carbone nel nord nello Stato di Coahuila, in Messico. Al momento dell'incidente, le cui cause non sono state chiarite, lavoravano nella miniera Esmeralda altri 132 operai. Intanto, il governo messicano ha offerto una ricompensa di 30 milioni di pesos (circa 1,7 milioni di euro) a chi fornirà informazioni utili a catturare i responsabili dell’incendio di giovedì scorso nel casinò di Monterrey, nel nord del Paese.

India: accordo possibile sul caso Hazare
Il governo e l’opposizione indiani avrebbero accettato stamattina alcune condizioni poste dall’attivista Anna Hazare per terminare lo sciopero della fame iniziato il 16 agosto, in segno di protesta contro la corruzione nel Paese. Sarebbe stato, infatti, raggiunto un accordo sulla bozza di legge che istituisce un'agenzia indipendente (Lokpal) per punire i corrotti. Lo rivela la televisione Ibn-Cnn.

Giappone: Naoto Kan abbandona la presidenza del Partito democratico
Il primo ministro giapponese, Naoto Kan, criticato per la gestione incerta e confusa del post-terremoto, ha abbandonato ieri la presidenza del Partito democratico, lasciando di fatto anche le sue funzioni di capo del governo. Cinque i principali candidati in lizza: tra i favoriti, Seiji Maehara, ex ministro degli Esteri, che promette lo stop al nucleare per il 2030.

Cina: tre persone estratte vive dalla miniera di carbone allagata giovedì
Tre persone sono state tratte in salvo dopo 100 ore da una miniera di carbone che si è improvvisamente allagata martedì scorso nella Provincia cinese di Heilongjiang, intrappolando 26 operai. I soccorritori sono riusciti a estrarre oltre 56 mila metri cubi di acqua e il livello è sceso sotto i 10 metri. Dai primi accertamenti, sembra che l'allagamento sia stato provocato da un errore umano. (Panoramica internazionale a cura di Linda Giannattasio e Giorgia Innocenti)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 239







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