2011-08-27 15:30:30

La Caritas svizzera: lottare contro povertà e xenofobia


È necessario trovare soluzioni nel campo della politica sociale e migratoria e nel settore della cooperazione e dello sviluppo. È l’appello che la Caritas Svizzera lancia al Parlamento e al Consiglio federale che usciranno vincitori dalle elezioni del prossimo 23 ottobre. In una nota diffusa oggi, la Caritas sottolinea tre sfide cruciali per il Paese: al primo posto, l’importanza di “dimezzare la povertà in una nazione ricca come la Svizzera. Ciò è possibile adottando misure politiche che favoriscano la formazione dei lavoratori, moltiplicando le possibilità di integrazione sociale e professionale per i disoccupati a lungo termine e stabilendo un regolamento giuridico equilibrato per il sussidio sociale minimo”. D’altronde, continua la Caritas, “la politica di lotta alla povertà non dovrebbe nemmeno permettere alla povertà stessa di instaurarsi”. La politica sociale, quindi, “deve basarsi sugli investimenti per il futuro e non limitarsi solo alle spese. Evitare la povertà, in fin de conti, è economicamente più efficace che assumersene finanziariamente le conseguenze”. La seconda sfida che il nuovo Parlamento dovrà affrontare, dice ancora la Caritas, è quella delle migrazioni, in cui bisogna “evitare il propagarsi di discorsi xenofobi e smetterla di lesinare sul diritto d’asilo”. Riguardo alla terza sfida, ovvero la riduzione del divario tra nord e sud del Paese, la Caritas invita la futura amministrazione a conservare la percentuale dello 0,5% del reddito nazionale lordo da destinare agli aiuti allo sviluppo. Infine, la nota conclude: “La Caritas non fa raccomandazioni di parte. Piuttosto, il suo obiettivo è di dare agli elettori dei criteri e delle informazioni sufficienti perché possano valutare i candidati e i partiti cui dare il proprio voto”. (I.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.