La nuova evangelizzazione al centro dell'incontro degli ex allievi del Papa a Castel
Gandolfo
Il tema della nuova evangelizzazione fa da sfondo al tradizionale seminario estivo
degli ex allievi di Benedetto XVI - riuniti nel cosiddetto Ratzinger Schülerkreis
- apertosi ieri a Castel Gandolfo. All'incontro, che si tiene fino a domenica 28
nel centro congressi Mariapoli, partecipano una quarantina di persone provenienti
da diversi Paesi. Tra loro – riferisce L’Osservatore Romano - il cardinale arcivescovo
di Vienna, Christoph Schönborn, il vescovo ausiliare di Amburgo, Hans-Jochen Jaschke,
il segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, monsignor Barthélémy Adoukonou,
docenti, parroci, religiosi, religiose e laici: tutti ex allievi del professor Joseph
Ratzinger, che hanno discusso le loro tesi con lui negli anni in cui era docente in
Germania. Quest'anno sono due i relatori che interverranno durante i lavori della
mattina e del pomeriggio di domani: Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz, docente di filosofia
della religione all'università di Dresda, che approfondirà il tema In Athen von Jerusalem
sprechen. Gott rede in einer widerständigen Welt ("Parlare ad Atene di Gerusalemme.
Parole di Dio in un mondo che resiste"), e Otto Neubauer, direttore dell'Accademia
per l'Evangelizzazione della Comunità Emmanuel a Vienna, che parlerà su Eine immer
neue Evangelisation - wo die Armut zur Brücke zu den Menschen wird ("Una evangelizzazione
sempre nuova - dove la povertà diventa un ponte verso gli uomini"). Alla sessione
di domani sarà presente Benedetto XVI, che terrà una breve relazione introduttiva.
Dalla giornata di venerdì 26 si uniranno ai partecipanti anche i membri del "nuovo"
Schülerkreis, il circolo - costituitosi quattro anni fa - composto da studenti che
hanno svolto la tesi di laurea su testi di Joseph Ratzinger, i quali parteciperanno
anche alla Messa e all'Angelus del Papa nella mattina di domenica 28. Nel pomeriggio,
a conclusione dei lavori, avrà luogo una libera discussione fra "vecchi" e "nuovi"
ex allievi sull'argomento oggetto del seminario di quest'anno. Gli incontri, che come
di consueto si svolgono a porte chiuse, sono curati sotto l'aspetto organizzativo
dal religioso salvatoriano Stephan Horn, presidente della Joseph Ratzinger - Papst
Benedict XVI. - Stiftung, la fondazione intitolata a Papa Ratzinger con sede a Monaco
di Baviera. Approvata il 21 dicembre 2007 come fondazione civile, essa ha tra i suoi
scopi la preparazione e l'organizzazione dell'incontro annuale, la promozione degli
studi intrapresi da Ratzinger quando era docente, la diffusione del suo insegnamento
teologico e della sua spiritualità, oltre che la pubblicazione dei libri di Benedetto
XVI. Obiettivi che, nella sostanza, coincidono con quelli della omonima fondazione
vaticana nata il 1° marzo 2010. Il primo incontro di Ratzinger con i suoi dottorandi
e i candidati alla libera docenza nel periodo in cui egli insegnava a Bonn, Münster,
Tubinga e Ratisbona, ebbe luogo dopo la sua nomina ad arcivescovo di Monaco e Frisinga,
avvenuta il 24 marzo 1977. Ben presto furono organizzate riunioni annuali alle quali
il cardinale Ratzinger partecipò sempre. Questa tradizione è proseguita anche dopo
la sua elezione al soglio pontificio. L'appuntamento si ripete ogni anno su un tema
particolare, che lo stesso Pontefice sceglie da una terna di proposte. Particolarmente
significativa la scelta di quest'anno, anche in vista dell'incontro del Papa con i
rappresentanti delle realtà ecclesiali impegnate nell'ambito della nuova evangelizzazione
in Occidente - che si svolgerà il 15 e il 16 ottobre prossimi in Vaticano - e soprattutto
nella prospettiva della tredicesima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi
su "La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana", in programma
dal 7 al 28 ottobre 2012. Il tema dell'incontro dello scorso anno è stato l'ermeneutica
del Concilio Vaticano II, alla quale il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio
Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha dedicato due interventi:
il primo su "Il Concilio Vaticano II tra tradizione e innovazione. L'ermeneutica della
riforma tra l'ermeneutica di una continuità con rottura e di una continuità non storica";
il secondo su "Sacrosanctum concilium e la riforma postconciliare della liturgia".
Due anni fa si era parlato della missione ad gentes, mentre l'incontro di tre anni
fa era stato incentrato sulla questione della rispondenza del Gesù descritto dai Vangeli
alla storicità della sua figura e sul racconto della Passione.