Usa. I vescovi del New Mexico favorevoli alla patente di guida per gli immigrati irregolari
Concedere la patente anche agli immigrati irregolari, purché abbiano un documento
valido di identità è “una questione di carità, equità e sicurezza”. È quanto affermano
i vescovi di New Messico esprimendo così la loro contrarietà ai tentativi del governatore,
la repubblicana Susana Martinez, di modificare la legislazione vigente nello Stato
che permette agli immigrati di ottenere la patente anche se clandestini. “Riteniamo
che questa legge sia nell’interesse di tutti gli abitanti di New Messico”, scrivono
in una dichiarazione diffusa nei giorni scorsi. Secondo i presuli, infatti, in gioco
è anche la sicurezza sulle strade, anche perché la patente americana garantirebbe
la capacità del conducente di guidare e lo renderebbe identificabile in caso di infrazioni.
Senza considerare che la macchina è un mezzo che serve per andare al lavoro. Nella
dichiarazione i presuli di New Mexico dicono di comprendere la frustrazione dei cittadini
per lo stallo dell’attesa riforma generale dell’immigrazione che, dicono, è di “grandissima
importanza” per tutto il Paese, ma sottolineano che le leggi e le politiche migratorie
devono trattare gli immigrati con giustizia e rispettando la loro dignità. Il New
Messico è uno dei pochi Stati dell’Unione a permettere la guida con patente ai clandestini.
Secondo il governatore Martinez questa legge, introdotta nel 2003, è servita solo
ad incoraggiare l’immigrazione illegale. (A cura di Lisa Zengarini)