Liberati in Libia i quattro giornalisti italiani rapiti ieri
Dalla Libia la buona notizia battuta poco fa dalle agenzie della liberazione dei quattro
giornalisti italiani derubati e rapiti ieri vicino Tripoli. Intanto nel Paese si continua
a combattere, in particolare nei pressi di Sirte, ma gli insorti cercano soprattutto
di trovare Gheddafi e i suoi figli. Secondo alcune voci, il primogenito Saif al Islam
si nasconderebbe ad Abu Salim un quartiere di Tripoli mentre il colonnello sarebbe
nella sua fattoria vicino all'aeroporto. Sentiamo Cecilia Seppia:
Sono stati
liberati pochi minuti fa i quattro giornalisti italiani rapiti ieri nel Paese Africano:
si tratta di due inviati del Corriere della Sera Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina,
uno della stampa Domenico Quirico e uno di Avvenire, Claudio Monici, sequestrati da
un gruppo armato mentre viaggiavano sulla stessa auto da Zawiyah a Tripoli. I 4 sono
rimasti per più di 24 ore in un appartamento della capitale e per il loro rilascio
non è stato pagato nessun riscatto. Intanto Tripoli brucia e dopo tre giorni di combattimenti
si contano almeno 400 morti e 200 feriti. Gli scontri si concentrano ancora nella
residenza bunker di Bab Al Aziziya ormai quasi interamente distrutta. Si combatte
anche nei pressi di Sirte, dove secondo la tv al Jazeera le forze fedeli al rais sembrano
avere la meglio e i lealisti hanno pure accerchiato Zuara colpendola a distanza con
armi pesanti. Dal canto suo Gheddafi è braccato, ricercato, e sulla sua testa pesa
una taglia di oltre 1 milione e mezzo di euro, il Cnt ha persino promesso un’amnistia
a chi lo catturi o lo uccida. Ma l’intelligence internazionale è al buio, l’ipotesi
più accreditata è che abbia lasciato la Libia per raggiungere gli angoli del mondo
potenzialmente amici, dall’Angola all’Algeria, lo Zimbabwe, il Venezuela, forse il
Burkina Faso. Intanto Il ministro della Difesa britannico, Liam Fox, conferma il supporto
costante della Nato ai ribelli per le operazioni di intelligence e di ricognizione
nella caccia a Gheddafi e ai suoi figli.