Stati Uniti: cresce il ruolo degli ispanici nella Chiesa e nella società
“Diventare guide morali e spirituali” nella Chiesa e in una società in continua evoluzione
sempre più secolarizzata: questo è il compito a cui sono chiamati i leader cattolici
ispanici negli Stati Uniti. È quanto ha detto mons. José Gomez, arcivescovo di Los
Angeles, intervenendo nei giorni scorsi a Denver al sesto congresso annuale dell’Associazione
cattolica dei leader latino-americani (Call, in sigla), intitolato “Un summit cattolico
sulla fede, la cittadinanza e la politica: la nostra sfida e la nostra responsabilità”.
L’immigrazione ispanica ha mutato significativamente il volto della Chiesa statunitense
in questi ultimi quattro decenni: basti pensare che essa ha inciso per il 71 per cento
sulla crescita numerica dei cattolici negli Stati Uniti e che oggi più di un terzo
della popolazione cattolica è di origine ispanica, di cui più della metà giovani con
meno di 25 anni. Questa crescita tuttavia – ha rilevato mons. Gomes ripreso dall’agenzia
Cns – non potrà avere conseguenze significative se i latino-americani “non diventano
una forza influente di rinnovamento culturale ed economico” nel Paese. Oltre alla
demografia, infatti, esistono altre forze che stanno mutando il volto della società
americana, come la dilagante “mentalità eugenetica anti-natalista, i nuovi attacchi
culturali e legali contro il matrimonio e la famiglia e una crescente ostilità verso
i credenti e le istituzioni religiose da parte di alcune elite della società americana”.
“È in questo contesto – ha quindi sottolineato mons. Gomes – che siamo chiamati ad
esercitare la nostra influenza con la nostra crescente presenza e i nostri numeri.
Dobbiamo diventare quelli a cui i nostri fratelli e sorelle possono rivolgersi per
trovare Dio e una visione autentica dell’America”. Sulla stessa linea l’intervento
dell’arcivescovo di Philadelphia, Charles Chaput: “Essere un vero cattolico nel 2011
– ha detto il presule - significa una sola cosa: consacrare la propria vita alla testimonianza.
Il dono più importante che potete dare al nostro Paese – ha aggiunto - è di essere
leader con coraggio, saggezza e una determinazione radicata nella vostra fede. I problemi
politici – ha quindi concluso mons. Chaput - sono importanti, ma vanno affrontati
alla luce del Vangelo, poiché il compito principale nella vita di un cattolico è l’evangelizzazione,
ossia la conversione del mondo”. (A cura di Lisa Zengarini)