2011-08-22 14:32:55

Somalia. L’impegno della Caritas in favore degli sfollati


Resta difficile la situazione umanitaria in Somalia, soprattutto a causa della massiccia presenza di sfollati che premono sulle strutture sanitarie del Paese. Il documento della Caritas locale ‘Situation report’, appena pubblicato, riferisce di circa 410mila sfollati interni ospitati nel cosiddetto corridoio di Afgoye, mentre 470mila sarebbero quelli che gravitano nella capitale Mogadiscio, ormai allo stremo. I principali problemi, come riportato dall’agenzia Sir, sono, prevedibilmente, di ordine sanitario: morbillo, diarrea e altre malattie facilmente prevenibili sono in aumento e fanno impennare il tasso della mortalità infantile. Secondo i dati forniti, infatti, ogni 11 settimane muore il 10% della popolazione sotto i 5 anni di età: è accanto ai bambini, infatti, che si concentra il lavoro dei volontari della Caritas, impegnata nel fornire beni di prima necessità, cibo e assistenza, all’interno del territorio nazionale, ma anche presso gli sfollati nei campi del Kenya e dell’Etiopia. Tra le organizzazioni presenti, c’è Trócaire (Chiesa cattolica irlandese ndr), attiva nel centro-sud del Paese dove presta aiuto a circa 220 mila persone, e Caritas Svizzera-Lussemburgo che ha avviato un progetto nel Somaliland in favore delle categorie più vulnerabili delle aree di Togdheer e Sool Plateau. Oltre all’assistenza umanitaria, le organizzazioni sono impegnate nella fornitura di acqua potabile, nel supporto veterinario e nell’avvio di piccole attività imprenditoriali. (R.B.)







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