Indonesia, l’arcivescovo di Jakarta invita i militari a lottare contro corruzione
e povertà
Lottare per la verità e la giustizia in conformità con gli insegnamenti della Chiesa
cattolica: è l’appello lanciato dall’arcivescovo di Jakarta, mons. Ignatius Suharyo,
ai circa 800 membri delle Forze armate e della Polizia che operano nella zona. Il
presule ha presieduto ieri la Santa Messa annuale riservata al personale militare
e celebrata nella Cattedrale dell’Assunta della città indonesiana. “Dobbiamo avere
il coraggio di lottare contro la corruzione e la povertà – ha ribadito l’arcivescovo
– poiché queste sono ancora le nostre comuni sfide”. Quindi, il presule ha ricordato
che, tra il 2010 e il 2011, il numero di persone che vivono al di sotto della soglia
di povertà è cresciuto da 64,5 a 67,7 milioni. Di qui, l’invito ad affrontare “secondo
la fede cattolica, i problemi sociali, la corruzione e la povertà”. Come discepoli
di Cristo - ha detto - siamo tutti chiamati a portare la speranza ed a lottare per
il benessere della nazione”. Un invito che mons. Suharyo ha ripreso nella sua Lettera
Pastorale scritta per la Festa dell’Indipendenza dell’Indonesia, celebrata lo scorso
17 agosto. Nella missiva, il presule riconosce i passi avanti compiuti dal Paese in
66 anni, ma ribadisce che “alcune questioni sociali, come l’educazione ed il diritto,
sono rimaste ancora aperte a causa dell’ignoranza delle istituzioni nazionali”. (I.P.)