Gmg. Il Papa ai seminaristi: imitate Cristo nella carità verso tutti senza escludere
lontani e peccatori
Anche se vi disprezzano non lasciatevi intimorire. Una vita radicata in Cristo attrae
coloro che cercano Dio. Così in sintesi Benedetto XVI nell’omelia della Messa celebrata
questa mattina nella Cattedrale di Santa Maria la Real de la Almudena, per i giovani
seminaristi, sempre nell’ambito della Giornata mondiale della Gioventù. All’interno
della cattedrale oltre mille seminaristi; altre migliaia da tutto il mondo hanno seguito
l’Eucaristia all’esterno. Al termine Benedetto XVI ha annunciato che prossimamente
dichiarerà il sacerdote San Juan de Avila Dottore della Chiesa. E all’uscita dalla
sagrestia ha avuto un breve colloquio privato con Mariano Rajoy Brey, presidente del
Partito Popolare, maggiore formazione dell’opposizione in Spagna; ieri pomeriggio
si era svolto l'incontro col premier spagnolo Josè L. Rodriguez Zapatero. Quindi il
pranzo con i cardinali spagnoli, i vescovi di Madrid e il seguito papale nella residenza
del cardinale arcivescovo Antonio Maria Rouco Varela che proprio oggi festeggia il
suo 75.mo compleanno. Il servizio della nostra inviata Debora Donnini:
“Queridos
amigos os preparáis para ser apóstoles con Cristo y como Cristo, … Cari
amici, preparatevi ad essere apostoli con Cristo e come Cristo, per essere compagni
di viaggi e servitori degli uomini”.
Sono le parole che il Papa
rivolge alle migliaia di giovani seminaristi che lo accolgono festanti al suo arrivo
nella cattedrale di Santa Maria la Real de la Almudena. Il Papa spiega loro come
vivere gli anni di preparazione al sacerdozio: nel “silenzio interiore”, nella preghiera
costante, nello studio, nel “prudente inserimento nell’azione e nelle strutture della
Chiesa”. E anche a verificare “se questo cammino, che richiede audacia e autenticità,
è il vostro, dice, avanzando fino al sacerdozio solo se sarete fermamente persuasi
che Dio vi chiama ad essere suoi ministri e fermamente decisi a esercitarlo obbedendo
alle disposizioni della Chiesa”. La Chiesa, ricorda, è comunità e istituzione creata
da Cristo mediante lo Spirito Santo e, “allo stesso tempo, risultato di quanti la
costituiamo con la nostra santità e con i nostri peccati”. Dio, infatti, non disdegna
di “fare dei poveri e peccatori suoi amici e strumenti di redenzione del genere umano”.
La santità della Chiesa è prima di tutto la Santità di Cristo, ma “noi dobbiamo essere
santi, sottolinea, per non creare una contraddizione fra il segno che siamo e la realtà
che vogliamo significare”.
"Configurarse con Cristo comporta, queridos
seminaristas, identificarse… Configurarsi a Cristo comporta, cari
seminaristi, identificarsi sempre di più con Colui che per noi si è fatto servo, sacerdote
e vittima. Configurarsi a Lui è, in realtà, il compito per il quale ogni sacerdote
deve spendere per tutta la vita”.
Benedetto XVI sa che “questo
compito ci sorpassa e non potremo raggiungerlo pienamente, però, come dice san Paolo,
corriamo verso la meta sperando di raggiungerla”. Bisogna dunque avere disponibilità
al Maestro, che è quella che ispira il celibato, il distacco dai beni terreni e “l’obbedienza
sincera senza dissimulazione”. Si deve chiedere a Cristo di imitarlo nella carità
verso tutti “senza escludere i lontani e i peccatori” perché si convertano. Una sfida
da affrontare senza complessi né mediocrità:
"Apoyados en su amor,
no os dejéis intimidar por un entorno en el que se … Sostenuti dal
suo amore non lasciatevi intimorire da un ambiente nel quale si pretende di escludere
Dio e nel quale il potere, il possedere o il piacere sono spesso i principali criteri
sui quali si regge l’esistenza. Può darsi che vi disprezzino, come si suole fare verso
coloro che richiamano mete più alte o smascherano gli idoli dinanzi ai quali oggi
molti si prostrano. Sarà allora che una vita profondamente radicata in Cristo si rivelerà
realmente come una novità, attraendo con forza coloro che veramente cercano Dio, la
verità e la giustizia”.
All’inizio il saluto dell’arcivescovo di
Madrid, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela. In questa Basilica, la cui costruzione
è cominciata nel 1883 e nel 1993 è stata dedicata dal beato Giovanni Paolo II, si
trova la Statua della Vergine de la Almudena, un crocifisso ligneo del ‘600, mosaici
dai mille colori sulle volte e, nell’abside, le recenti pitture con scene della vita
di Cristo di Kiko Arguello.
In quest’atmosfera luminosa e colorata,
risuonano le parole gioiose di un giovane seminarista che gli rivolge un “augurio”
speciale:
“Queremos felicitarle especialmente por su 60 anos de vida
sacerdotal… Vogliamo farle gli auguri specialmente per i suoi 60 anni di
vita sacerdotale che abbiamo celebrato con grande affetto”. (applausi)
Il
Papa ha, quindi, annunciato che dichiarerà prossimamente il sacerdote San Juan de
Ávila Dottore della Chiesa Universale, esortando i sacerdoti a seguire il suo esempio.