Al via il Meeting di Rimini sul tema “E l’esistenza diventa un’immensa certezza”
Oltre cento convegni, dieci mostre, spettacoli e sport, e 4000 volontari a lavoro.
Sono i numeri del 32.mo Meeting per l’amicizia fra i popoli di Comunione e Liberazione,
che prende il via domani a Rimini.Sarà una settimana di incontri sull’attualità, tra
persone di fedi e culture diverse, con in comune la tensione al vero e al bene. Il
tema scelto quest’anno, tratto dagli scritti di Don Giussani, è “E l’esistenza diventa
un’immensa certezza”: una sfida al relativismo moderno. Il servizio della nostra inviata
Gabriella Ceraso:
800mila presenze
solo l’anno scorso e le premesse per un nuovo successo al Meeting ci sono tutte, a
partire dal tema, impegnativo visti i tempi: scoprire come l‘esistenza di ogni uomo
possa trovare una certezza. Il Meeting, dunque, prova a riaprire la partita, il perché
ce lo spiega Emilia Guarnieri, presidente della manifestazione:
“Perché
da una parte non si può non costatare che tanto quanto oggi viviamo in questa condizione
di incertezza altrettanto però l’uomo non è contento. Questo ci fa capire che l’uomo
è fatto per la certezza. Ecco, il Meeting si colloca in questo contesto e con lo sguardo
a tutte quelle esperienze dove si vedono uomini che sono al lavoro verso la certezza”.
Da qui, dunque, le tante testimonianze che verranno dai soggetti delle
mostre monografiche e dagli ospiti attesi negli oltre 100 convegni e dove l’attualità
internazionale è in primo piano. Il dibattito sul Mediterraneo ospiterà il ministro
degli Esteri italiano Frattini, il segretario generale della Lega araba, giuristi
intellettuali e esponenti della Chiesa del Nord Africa. Si parlerà delle sfide dell’immigrazione
e della convivenza multietnica con i maggiori giuristi americani e francesi, di volontariato
e di sviluppo internazionale nell’atteso intervento del cardinale Sarah, presidente
del Pontificio Consiglio Cor Unum.
Sguardo attento quello del Meeting
ai cristiani: al loro contributo in politica, dall’Europa al Pakistan, nella società
e nel dialogo con ebrei e musulmani. E ancora la questione delle certezze nella scienza
dopo Fukushima e nell’economia travolta dalla crisi. AncoraEmilia
Guarnieri:
“Quest’anno avremo imprenditori che documenteranno
come l’unico modo per affrontare il dramma della crisi economia sia quello di guardarla
con un’ottica solidaristica e sussidiaria”.
Ai 150 anni di unità d’Italia,
coniugata al valore della sussidiarietà, sarà invece dedicata l’apertura domani alla
presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitiano. Obiettivo degli organizzatori
è anche quest’anno, generare un momento di crescita umana e di educazione reale. (mg)