La gioia dei giovani a Madrid: è una festa dell'unità nella diversità nel nome di
Cristo
Il Papa ha pranzato alla nunziatura di Madrid con 12 giovani in rappresentanza di
tutti i continenti. Marina Tomarro ha raccolto il commento - appena terminato
l'incontro - di tre di loro, Gonzalo spagnolo di Malaga; Juan Carlos dell’ Equador
ed Eva della Slovacchia:
Il nostro
inviato Xavier Sartre ha intervistato - prima dell’incontro - uno di loro,
Olivier Richard, un giovane francese di 25 anni, che ci racconta le sue aspettative
per questo evento:
R. -
Je pense que le Saint Père attend un peux de avoir ce retour, ... Penso
che al Santo Padre faccia piacere sentire dalla loro viva voce cosa fanno i giovani.
Io sono francese e sono contento di potergli raccontare come vive la sua Chiesa nel
mio Paese. Non credo che oggi riusciremo a cambiare il mondo, però voglio dirgli che
lui ha l’appoggio di tanti giovani, non solo per quello che fa lui, ma per quello
che fa la Chiesa; ho desiderio di dirgli che c’è una generazione intera che si sta
alzando, proprio in Francia: proprio in quella Francia che pure è molto secolarizzata
e fortemente anticlericale, c’è una generazione che ha voglia di qualcosa di diverso,
che ha voglia di impegnarsi in progetti belli, umani, in cui si parli di vita e di
gioia. Sarà sicuramente un incontro bellissimo, cosa ne verrà, non lo so. E’ lo Spirito
Santo ha le sue strade per toccare i cuori e per far cambiare la vita … Dovrò fare
molta attenzione a quello che troverò nel mio piatto, perché penso che il cibo che
assumerò sarà piuttosto spirituale che materiale … Sarà un’esperienza “semplice” perché
prima di essere il Papa, è un uomo che ha le stesse esigenze che abbiamo noi: ha bisogno
di amare, ha bisogno di stare insieme alle persone in semplicità e di condividere
cose semplici … (gf)
La città di Madrid appare in questi giorni il luogo
di una grande festa dell’unità nella diversità nel nome di Cristo. Ascoltiamo in proposito
le riflessioni di alcuni giovani di vari Paesi raccolte dai nostri inviati
nella capitale spagnola:
R. - Este
encontro mundial de jovens com o Papa… Questo incontro mondiale dei giovani
col Papa davvero rafforza la nostra fede! Io vengo dall’Angola e sto facendo un’esperienza
straordinaria: ci sono centinaia di migliaia di giovani che nonostante la diversità
di nazione, razza, lingua, stanno bene insieme, perché sono uniti in Cristo. Questo
è molto importante!
R. - Il faut vraiment ne pas avoir peur d’être chrétiens… Non
bisogna assolutamente aver paura di essere cristiani oggi, ma bisogna anzi essere
fieri di esserlo, perché se crediamo sappiamo che questa è la verità. Io sono una
ragazza belga di 16 anni e nel mio Paese non è sempre facile parlare di Cristo. In
Belgio manca l’evangelizzazione e a volte chi evangelizza non sempre rispetta in tutto
il punto di vista della Chiesa, anzi critica apertamente la Chiesa. Questo proprio
non va! Quando uno si dice cattolico deve essere coerente e sostenere la Chiesa, che
è l’artefice di tutto quello che stiamo vedendo qui a Madrid!
R. - Tengo
17 anos y estoy… Ho 17 anni e appartengo alla diocesi spagnola di Orihuela-Alicante.
Siamo veramente felici perché incontriamo moltissimi giovani che credono in quello
in cui crediamo anche noi, che hanno i nostri stessi valori… E’ una grande gioia sapere
che tanti altri coetanei sono con te, sentono le stesse cose, sono qui per la nostra
stessa ragione: incontrare il Papa, stare con Cristo, rafforzare la nostra fede e
conoscere quello che il Signore ci chiede di fare. (mg)
Tantissimi i giovani
italiani presenti a Madrid; ascoltiamo alcune testimonianze raccolte da Marina
Tomarro:
R. - C’è
un grande clima di festa tra i vari Paesi. Non ci sono quelle divisioni che sotto
altri piani si vedono ogni giorno. Qui siamo tutti uguali, tutti amici.
R.
- La felicità si trova soprattutto nella fede, quindi nell’incontro con il Signore,
ed anche negli altri che, come noi, credono in Gesù.
R. - Questa è
la mia prima Giornata Mondiale della Gioventù e vedere una vera e propria distesa
di bandiere di tutto il mondo riunite qui, sotto il nome di Cristo, mi emoziona e
mi fa sentire fratello con tutti.
R. - Anche girando tra gli altri ragazzi
si conoscono varie storie che ti lasciano davvero tanto entusiasmo e tanta carica.
R.
- Questa è una festa di fede. La festa dei cristiani giovani e non - perché ci sono
anche parecchi adulti - attorno al Santo Padre. E’ questa l’emozione grande: vedere
una città colorata ed accogliente come Madrid piena di persone che credono.
R.
- Vedendo anche solo gli sguardi delle persone che si incontrano si capisce come ci
sia un linguaggio universale, che accomuna tutti i giovani ed è una forza che non
muore e che non può morire, nonostante quello che si dice.
R. - Tanti
ragazzi da tutte le parti del mondo: questo è un grande segnale da parte di tutti.
R.
- La cosa che fa più impressione è la gioia nel volto di tutti, anche delle persone
che non conosci, che vedi per strada per andare a vedere il Papa.
R.
- La Gmg è la manifestazione giovane della fede. E quindi, come giovani, siamo contenti
di rappresentare la fede giovane in presenza del Papa. Basta girarsi e guardarsi attorno
e si vede che le frontiere sono abbattute. C’è tutto il mondo.