2011-08-19 14:52:58

Il Papa ai giovani docenti: l'università cerchi la verità. Alle giovani religiose: radicali nell'amore, vincete il mondo


Essere radicati in Cristo. Questo invito del Papa che richiama il messaggio stesso della Giornata mondiale della gioventù è risuonato nei due incontri di questa mattina con le giovani religiose e con i giovani docenti universitari nel complesso dell’Escorial, 50 chilometri da Madrid. Prima il Papa ha fatto visita ai Reali di Spagna nel palazzo della Zarzuela, loro residenza privata a Madrid. Benedetto XVI ha regalato al Re un quadro in mosaico: la “Veduta di Palazzo di Spagna” che presenta la facciata dell'omonimo palazzo visto dalla piazza antistante con a sinistra la Colonna dell’Immacolata. Da parte sua Juan Carlos gli ha donato una statua della Vergine dell'Almudena, patrona della capitale spagnola. Nel pomeriggio Benedetto XVI riceverà il premier spagnolo Josè Luis Rodriguez Zapatero e, quindi, andrà alla Via Crucis con i giovani a piazza de Cibeles. Il servizio della nostra inviata Debora Donnini.RealAudioMP3

I Reali di spagna, Juan Carlos e Sofia, accolgono il Papa alla Zarzuela. Benedetto XVI e il Re si intrattengono per un colloquio privato e si scambiano dei doni. La monarchia spagnola della Casa dei Borboni è una delle più antiche d’Europa ed è stata restaurata costituzionalmente nel 1978. Benedetto XVI si reca poi all’Escorial, un complesso monumentale che comprende vari edifici ed è legato, nella sua austerità e grandezza, alla sensibilità del Re Felipe II. Costruito nella seconda metà del Millecinquecento, ha la forma di graticola in ricordo del supplizio di San Lorenzo, arso vivo. Il Papa attraversa il “Patio de los reyes”: qui sono riunite, festanti e con i loro abiti bianchi, neri, beige, celesti, più di 1.600 giovani religiose di varie congregazioni, anche suore di clausura che hanno avuto il permesso di partecipare. Come la celebre biblioteca del complesso custodisce importanti edizioni delle sacre scritture, delle regole monastiche e preziosi autografi di Santa Teresa d’Avila, “la vostra vita di fedeltà alla chiamata ricevuta, ricorda loro il Papa, è anch’essa un modo prezioso di custodire la Parola del Signore”. E ritorna l’invito ad essere radicati in Cristo:

"La radicalidad evangelica es estar …
“La radicalità evangelica è rimanere «radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede», che nella vita consacrata significa andare alla radice dell’amore a Gesù Cristo con cuore indiviso, senza anteporre nulla a tale amore, con un’appartenenza sponsale, come l’hanno vissuta i Santi, nello stile di Rosa da Lima e Raffaele Arnaiz, giovani patroni di questa Giornata Mondiale della Gioventù”.

Il Papa le invita a testimoniare l’incontro personale con Cristo: questo “possiede oggi una speciale rilevanza, quando si constata una sorta di ‘eclissi di Dio’, una certa amnesia, se non un vero rifiuto del cristianesimo e una negazione del tesoro della fede ricevuta, col rischio di perdere la propria identità profonda”. Quindi “davanti al relativismo e alla mediocrità – afferma - sorge il bisogno di questa radicalità che testimonia la consacrazione come un appartenere a Dio, sommamente amato”. Una radicalità che si esprime nella comunione con la Chiesa, con la famiglia religiosa di appartenenza, con i laici, e nelle diverse missioni: dalla vita contemplativa alla cura di malati e anziani fino alla nuova evangelizzazione:

"La Iglesia necesita de vuestra fidelidad joven arraigada...
“La Chiesa ha bisogno della vostra fedeltà giovane, radicata ed edificata in Cristo. Grazie per il vostro «sì» generoso, totale e perpetuo alla chiamata dell’Amato”.

Anche il cardinale arcivescovo di Madrid, Rouco Varela, sottolinea che il Papa può contare sulle consacrate per la nuova evangelizzazione così come la religiosa, che all’inizio lo saluta, gli ricorda che può contare su di loro per portare la Croce, che non è solo. Il Papa entra quindi nell’antistante Basilica di San Lorenzo le cui volte sono state affrescate da Cambiaso e Giordano. All’interno anche un Crocifisso in marmo bianco di Benvenuto Cellini. Presente tra gli altri anche il superiore degli Agostiniani del Monastero dell’Escorial. Lo accolgono con grande allegria gli oltre mille giovani professori universitari vestiti con cappelli e mantelli di colori diversi, a seconda delle facoltà. Alcuni di loro hanno partecipato al recente congresso ad Avila delle università cattoliche. Benedetto XVI ricorda anche a loro che tutto sgorga dall’essere radicati in Cristo. Il Pontefice evoca i suoi primi anni di professore, le ferite della Seconda Guerra Mondiale ancora evidenti, ma come tutto fosse superato dall’entusiasmo di un’attività appassionante. L’invito del Papa è a non formare solo competenze per “soddisfare la domanda del mercato”:

"Sabemos quecuando la sola utilidad...
“Sappiamo che quando la sola utilità e il pragmatismo immediato si ergono a criterio principale, dice, le perdite possono essere drammatiche: dagli abusi di una scienza senza limiti, ben oltre se stessa, fino al totalitarismo politico che si ravviva facilmente quando si elimina qualsiasi riferimento superiore al semplice calcolo di potere”.

E aggiunge:

"Por tanto, os animo encarecidamente...
“Perciò, vi incoraggio caldamente a non perdere mai questa sensibilità e quest’anelito per la verità; a non dimenticare che l’insegnamento non è un’arida comunicazione di contenuti, bensì una formazione dei giovani che dovrete comprendere e ricercare; in essi dovete suscitare questa sete di verità... Siate per loro stimolo e forza”.

In una società sgretolata e instabile - afferma - i giovani hanno infatti bisogno di autentici maestri. Bisogna però ricordare che il cammino verso la verità è fatto di intelligenza e amore e non bisogna dimenticare di essere umili, perché la verità non si può mai possedere totalmente, anzi "è essa che ci possiede e che ci motiva".

Prima del discorso del Papa, il saluto del cardinale Rouco Varela e di un professore, Alejandro Rodriguez de la Pea. Dopo la preghiera finale, Benedetto XVI ha consegnato per la Basilica dell’Escorial un quadro in mosaico che raffigura proprio San Lorenzo.

(musica)







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