Gmg, catechesi di mons. Tanasini: “Giovani, volate alto”
“L’essere senza radici sembra essere oggi la condizione per essere liberi dai condizionamenti.
Un modo di fare che genera, però, scetticismo e individualismo”. E’ quanto ha affermato
ieri il vescovo di Chiavari, mons. Alberto Tanasini, nella sua catechesi Madrid ad
oltre mille giovani nella chiesa di Santo Domingo a Pinto. Il presule – riferisce
l’agenzia Sir - si è soffermato su alcune delle inquietudini dei ragazzi, tra cui
precarietà lavorativa e fragilità nelle relazioni. Ma di fronte a queste incertezze
– ha chiesto il presule – “c’è una novità che non invecchia?” “Siamo qui – ha aggiunto
- per consegnarvi ciò che sostiene la nostra vita”. “Ci sono delle radici che non
bloccano, che non fermano lo slancio del cuore: sono quelle che legano a Gesù”. Mons.
Tanasini ha quindi illustrato alcuni passi del Vangelo: la compassione di Gesù per
la folla, la misericordia del Padre nella parabola del Figlio prodigo. “Quali proposte
ci vengono fatte dagli stili di vita di oggi? Nelle Beatitudini troviamo il volto
di Cristo che può essere anche il nostro”. “Volate alto. Penso a San Francesco e a
Madre Teresa”. Il vescovo di Chiavari ha ricordato anche la mamma del giovane ucciso
otto giorni fa a Sovico durante una lite con un ragazzo che lo ha colpito mortalmente
con un coccio di bottiglia. “La sua capacità di perdono – ha detto mons. Tanasini
- mi ha commosso”. “Voglio fare arrivare un abbraccio - ha detto ieri la mamma del
giovane in occasione dei funerali - al ragazzo che mi ha tolto il figlio e alla sua
famiglia, in attesa di un incontro. Perché deve vincere il bene”. “La famiglia di
Lorenzo – ha detto il parroco, don Carlo Gussoni, durante l’omelia nella chiesa del
Cristo Re a Sovico - ha provato il supplizio di Giobbe e deve affrontare un grande
dolore affidandosi alla fede nel Signore”. (A.L.)