2011-08-18 15:59:57

Giornata umanitaria mondiale per ricordare gli operatori umanitari


“People helping people” è il motto della quarta edizione della Giornata umanitaria mondiale che si celebra domani, 19 agosto, nell’ottavo anniversario dell’attentato contro la sede dell’Onu di Baghdad, nel 2003, in cui furono uccisi 19 funzionari delle Nazioni Unite. La giornata è stata istituita nel 2008 dall’Assemblea generale dell’Onu proprio per ricordare tutti i volontari che, operando nei cinque continenti, pongono a rischio la propria vita “mettendosi al sevizio degli altri”. “Gli operatori umanitari sono persone umili, che compiono grandi azioni: ciascuno di loro può infatti incidere in modo decisivo sulla vita di centinaia di persone, trasformandone le prospettive di morte, fame e privazione in vita, in impegno e autosufficienza” , ha detto - intervistata dal Sir - Kristalina Georgieva, commissaria europea per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi, intervenendo alla vigilia della ricorrenza. L’Ue, principale donatore al mondo, sostiene e affianca ong, associazioni ed enti pubblici e privati, oggi ricorda che “l’impegno degli operatori umanitari ha un prezzo elevato; rapimenti, conflitti a fuoco e minacce di morte sono all’ordine del giorno per chi lavora in Afghanistan, Somalia, Darfur, Sri Lanka e in tanti altri posti”. D'altra parte, la “Caritas international”, l’ufficio per gli aiuti internazionali della Caritas tedesca, sottolinea il ruolo importante dei partner locali e dei loro collaboratori: “Spesso sono gli operatori internazionali ad essere al centro dell’interesse mediatico”- dice Oliver Müller, responsabile di Caritas International a Fides - “ma la nostra gratitudine va in particolare ai partner locali poiché sono loro che forniscono i primi aiuti d’emergenza e portano avanti l’opera di ricostruzione”. La Caritas tedesca si affida alla cooperazione delle Caritas e di altri partner locali che conoscono la situazione del luogo e sono maggiormente accettati nei loro Paesi. “In occasione della Giornata Mondiale Umanitaria ricordiamo in particolar modo i nostri collaboratori locali che hanno perso la vita”, continua Müller, “sperando che questa giornata possa promuovere l’accettazione e la protezione del lavoro umanitario. L’aiuto di emergenza può essere efficace solo se tutte le parti rispettano le organizzazioni umanitarie come istituzioni indipendenti”. Secondo le statistiche dell’ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (OCHA) il numero degli operatori umanitari uccisi si è triplicato negli ultimi dieci anni. Ogni anno muoiono più di 100 agenti umanitari. Dal 2005 al 2010 il maggior numero di attacchi contro gli operatori umanitari si sono registrati in Afghanistan, Sudan, Somalia, Sri Lanka, Pakistan, RD Congo e Iraq. In tutti questi Paesi è presente anche “Caritas international”.







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