Giornata umanitaria mondiale per ricordare gli operatori umanitari
“People helping people” è il motto della quarta edizione della Giornata umanitaria
mondiale che si celebra domani, 19 agosto, nell’ottavo anniversario dell’attentato
contro la sede dell’Onu di Baghdad, nel 2003, in cui furono uccisi 19 funzionari delle
Nazioni Unite. La giornata è stata istituita nel 2008 dall’Assemblea generale dell’Onu
proprio per ricordare tutti i volontari che, operando nei cinque continenti, pongono
a rischio la propria vita “mettendosi al sevizio degli altri”. “Gli operatori umanitari
sono persone umili, che compiono grandi azioni: ciascuno di loro può infatti incidere
in modo decisivo sulla vita di centinaia di persone, trasformandone le prospettive
di morte, fame e privazione in vita, in impegno e autosufficienza” , ha detto - intervistata
dal Sir - Kristalina Georgieva, commissaria europea per la cooperazione internazionale,
gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi, intervenendo alla vigilia della ricorrenza.
L’Ue, principale donatore al mondo, sostiene e affianca ong, associazioni ed enti
pubblici e privati, oggi ricorda che “l’impegno degli operatori umanitari ha un prezzo
elevato; rapimenti, conflitti a fuoco e minacce di morte sono all’ordine del giorno
per chi lavora in Afghanistan, Somalia, Darfur, Sri Lanka e in tanti altri posti”.
D'altra parte, la “Caritas international”, l’ufficio per gli aiuti internazionali
della Caritas tedesca, sottolinea il ruolo importante dei partner locali e dei loro
collaboratori: “Spesso sono gli operatori internazionali ad essere al centro dell’interesse
mediatico”- dice Oliver Müller, responsabile di Caritas International a Fides - “ma
la nostra gratitudine va in particolare ai partner locali poiché sono loro che forniscono
i primi aiuti d’emergenza e portano avanti l’opera di ricostruzione”. La Caritas tedesca
si affida alla cooperazione delle Caritas e di altri partner locali che conoscono
la situazione del luogo e sono maggiormente accettati nei loro Paesi. “In occasione
della Giornata Mondiale Umanitaria ricordiamo in particolar modo i nostri collaboratori
locali che hanno perso la vita”, continua Müller, “sperando che questa giornata possa
promuovere l’accettazione e la protezione del lavoro umanitario. L’aiuto di emergenza
può essere efficace solo se tutte le parti rispettano le organizzazioni umanitarie
come istituzioni indipendenti”. Secondo le statistiche dell’ufficio delle Nazioni
Unite per gli Affari umanitari (OCHA) il numero degli operatori umanitari uccisi si
è triplicato negli ultimi dieci anni. Ogni anno muoiono più di 100 agenti umanitari.
Dal 2005 al 2010 il maggior numero di attacchi contro gli operatori umanitari si sono
registrati in Afghanistan, Sudan, Somalia, Sri Lanka, Pakistan, RD Congo e Iraq. In
tutti questi Paesi è presente anche “Caritas international”.