2011-08-17 16:02:25

Terrorismo e fisco, i temi del tour di Obama nel Midwest


Ultima giornata per il tour del presidente americano Obama nel Midwest. La minaccia terroristica e un fisco più equo sono stati gli argomenti evidenziati dal capo della Casa Bianca, alle prese con un forte calo di popolarità soprattutto a causa delle difficoltà nell’affrontare la grave crisi economica che sta colpendo gli Stati Uniti. Alla luce di questa situazione, come si presenta oggi Barack Obama agli occhi dell’elettorato americano? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a Nico Perrone, docente di Storia americana all’Università di Bari:RealAudioMP3

R. - E’ un abilissimo organizzatore di campagna elettorale, questo lo ha dimostrato in modo clamoroso. Governare è arte assai più difficile, specialmente quando si ha un’opposizione fermamente decisa a farlo cadere, quindi ora tutte le ipotesi sono possibili. Però, fra le ipotesi ci metto anche quella che sia capace di resistere e recuperare.

D. – Che tipo di difficoltà sta incontrando Obama?

R. – Secondo me, le difficoltà sono di due ordini: interne ed esterne. La crisi economica pesa in modo tremendo sull’America più che sull’Europa, anche perché l’America era abituata ad uno standard, almeno psicologico, se non reale di ben altro livello. Ora invece si trovano a fare i conti con una crisi molto grave, che non si è affatto riusciti a fermare, anzi, tende ad andare avanti. Su questo Obama delude, non soltanto chi vuol farlo cadere, ma delude chi lo ha sostenuto fino ad ora. Lui adesso è in piena campagna elettorale, cerca di fare una campagna elettorale da vicino, non calandosi dall’alto con l’aeroplano, ma cercando di essere a contatto con la gente. Questo può servire, ma non so se basterà a capovolgere una situazione poco favorevole. Il punto decisivo credo sia un altro: i repubblicani non hanno ancora trovato un leader. E questo può essere un punto di forza per Obama. E poi c'è l’insidia che viene dall'estero. Non sottovalutiamo Pechino, nel senso che la Cina, dal punto di vista economico è diventata una grande potenza, da non sottovalutare anche sotto il profilo militare. Una potenza che si muove in sordina, che non fa chiasso, ma che è lì, pronta, quando può, a dare la zampata. Questo, Obama, ha mostrato di saperlo intendere. Ma intendere è cosa diversa dall’essere capace poi di fronteggiare concretamente questa realtà. (ma)







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