2011-08-17 16:02:04

Libia, i ribelli sicuri: tra due settimane Gheddafi fuori gioco


In Libia, si stringe il cerchio su Tripoli in seguito all’offensiva lanciata dai ribelli che fanno capo al Consiglio nazionale di transizione libico. I lealisti, però, tentano un’ultima difesa delle postazioni governative con il lancio di missili Scud. Il servizio di Stefano Leszczynski:RealAudioMP3

A Bengasi sono a tal punto sicuri che Gheddafi stia per cedere da rendere noto il calendario che scandirà la gestione del Paese dopo la caduta del regime di Tripoli. Come richiesto dalla comunità internazionale i membri del Consiglio nazionale transitorio promettono che il periodo di transizione non supererà i 20 mesi,. Il ruolo del Consiglio di transizione si esaurirà a otto mesi dalla vittoria con l’elezione democratica di un Congresso nazionale con funzione costituente. La sicurezza dei ribelli trova una sponda nelle dichiarazioni della Nato che legge il ricorso ai missili Scud da parte delle truppe di Gheddafi come un “gesto di disperazione”. Gli Scud, missili uguali a quelli lanciati contro Lampedusa nel 1986, sono considerati obsolete armi balistiche di fabbricazione sovietica, a corto raggio, imprecise, non guidate. Un “gesto di disperazione”, dunque, ma che denota come Gheddafi sia intenzionato a “usare ogni arma utile per tenere il suo regime in vita, anche per poche ore'', ha replicato il portavoce dei ribelli, Ahmed Bani. La Casa Bianca e il Pentagono fanno sapere che il rais ''ha le ore contate'' e a Tripoli monta la paura tra i civili per le conseguenze di una possibile invasione dei ribelli, che ormai occuperebbero stabilmente la città di Zawiya, 50 km a ovest di Tripoli. Gli insorti hanno smentito che vi siano negoziati in corso con i rappresentanti del regime di Gheddafi.







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