2011-08-14 13:54:31

Libia: i ribelli avanzano, ma permangono le divisioni nel fronte anti-Gheddafi


Si combatte ancora in Libia, dove i ribelli, nelle ultime ore, sembrano avere preso il controllo del centro di Zawiyah, città strategica per l'avanzata verso Tripoli. Intanto la Nato ha bombardato per errore un carro armato del quale si erano impadroniti gli insorti, uccidendo quattro persone. L'esito del conflitto resta tuttavia incerto e non mancano le divisioni tra gli insorti. Per descrivere la situazione attuale in Libia, Irene Pugliese ha intervistato Gianandrea Gaiani, esperto di analisi storico-strategiche e studio dei conflitti:RealAudioMP3

R. – Gli insorti, sul piano militare, sono molto divisi e soprattutto hanno il loro unico punto di forza nel supporto aereo che la Nato sta loro offrendo; con almeno 40 brigate per lo più di costituzione tribale che compongono questa “armata Brancaleone” dei ribelli in Cirenaica e in Tripolitania, divise tra loro e spesso anche incattivite tra loro per i sospetti che qualcuno di questi gruppi in realtà collabori ancora sottobanco con il governo di Gheddafi, o che ogni tribù cerchi di guadagnare posti in vista di una probabile caduta del regime.

D. – Cosa può provocare, questo stallo nel conflitto?

R. – Prolungandosi questo periodo di incertezza politica e militare, si favorisce una destabilizzazione dell’area. Questo significa che in futuro si potranno avere di fronte alle coste italiane anche focolai di terrorismo islamista. Di certo, oggi due intelligence molto bene preparate e informate sulla lotta ai gruppi estremisti islamici – quella algerina e quella israeliana – riferiscono, con ampia documentazione, che molte armi degli arsenali di Gheddafi finiti sotto il controllo degli insorti vengono trafugate e portate ad Hamas, nella Striscia di Gaza, e alle milizie di al Qaeda, nel Maghreb islamico nel Sud dell’Algeria e nei Paesi del Sahel.

D. – In Occidente, intanto, si moltiplicano i dubbi su quel che accadrebbe dopo una conquista di Tripoli da parte degli insorti, e non c’è una visione condivisa sul da farsi. Quali sono gli scenari più probabili per il futuro di questo conflitto?

R. – C’è il serio rischio che questa campagna contro Gheddafi, se Gheddafi riuscirà a resistere ancora un mese o due, potrebbe esaurirsi per mancanza di forze: perché i ribelli sono più impegnati a farsi la guerra tra di loro che a combattere uniti Gheddafi, e perché gli europei si sono stancati, forse anche finanziariamente, di una guerra che non riescono a vincere. I ribelli non hanno capacità militari concrete. Per vincere questa guerra occorrerebbe uno sbarco di forze occidentali per prendere Tripoli. (gf)







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