Angelus di Benedetto XVI a Castel Gandolfo - testo integrale
Il brano evangelico di questa domenica inizia con l’indicazione della regione dove
Gesù si stava recando: Tiro e Sidone, a nord-ovest della Galilea, terra pagana. Ed
è qui che Egli incontra una donna cananea, che si rivolge a Lui chiedendoGli di guarire
la figlia tormentata da un demonio (cfr Mt 15,22). Già in questa richiesta,
possiamo ravvisare un inizio del cammino di fede, che nel dialogo con il divino Maestro
cresce e si rafforza. La donna non ha timore di gridare a Gesù “Pietà di me”, un’espressione
che ricorre nei Salmi (cfr 50,1), lo chiama “Signore” e “Figlio di Davide” (cfr Mt
15,22), manifesta così una ferma speranza di essere esaudita. Qual è l’atteggiamento
del Signore di fronte a quel grido di dolore di una donna pagana? Può sembrare sconcertante
il silenzio di Gesù, tanto che suscita l’intervento dei discepoli, ma non si tratta
di insensibilità al dolore di quella donna. Sant’Agostino commenta giustamente: “Cristo
si mostrava indifferente verso di lei, non per rifiutarle la misericordia, ma per
infiammarne il desiderio” (Sermo 77, 1: PL 38, 483). L’apparente distacco
di Gesù, che dice “Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa di
Israele” (v. 24), non scoraggia la cananea, che insiste: “Signore, aiutami!” (v. 25).
E anche quando riceve una risposta che sembra chiudere ogni speranza - “Non è bene
prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini” (v. 26)-, non desiste. Non vuole
togliere nulla a nessuno: nella sua semplicità e umiltà le basta poco, le bastano
le briciole, le basta solo uno sguardo, una buona parola del Figlio di Dio. E Gesù
rimane ammirato per una risposta di fede così grande e le dice: “Avvenga per te come
desideri” (v. 28)
Cari amici, anche noi siamo chiamati a crescere nella fede,
ad aprirci e ad accogliere con libertà il dono di Dio, avere fiducia, gridare anche
a Gesù “Donaci la fede! Aiutaci a trovare la via!”. È il cammino che Gesù ha fatto
compiere ai suoi discepoli, alla donna cananea e agli uomini di ogni tempo e popolo,
a ciascuno di noi. La fede ci apre a conoscere e ad accogliere la reale identità di
Gesù, la sua novità e unicità, la sua Parola come forza di vita, come fonte di vita
per vivere una relazione personale con Lui. Il conoscere della fede cresce, cresce
con il desiderio di trovare la strada, è finalmente un dono di Dio, che si rivela
a noi non come una cosa astratta senza volto e senza nome, ma la fede risponde ad
una Persona, che vuole entrare in un rapporto di amore profondo con noi e coinvolgere
tutta la nostra vita. Per questo ogni giorno il nostro cuore deve vivere l’esperienza
della conversione, il desiderio di conoscere meglio, di trovare il suo pane, ogni
giorno deve vedere passare dall’uomo ripiegato su stesso, all’uomo aperto al’azione
di Dio, all’uomo spirituale (cfr 1Cor 2, 13-14), che si lascia interpellare
dalla Parola del Signore e apre la propria vita al suo Amore.
Cari fratelli
e sorelle, alimentiamo quindi ogni giorno la nostra fede, con l’ascolto profondo della
Parola di Dio, con la celebrazione dei Sacramenti, con la preghiera personale come
grido verso di Lui e con la carità verso il prossimo. Invochiamo l’intercessione della
Vergine Maria, che domani contempleremo nella sua gloriosa assunzione al cielo in
anima e corpo, perché ci aiuti ad annunciare e testimoniare con la vita la gioia di
aver trovato e incontrato il Signore.
DOPO ANGELUS:
Chers
pèlerins francophones, en union avec les jeunes en marche vers Madrid pour vivre les
Journées Mondiales de la Jeunesse, je vous invite à méditer sur le trésor de la foi
qui nous a été transmis et à l’accueillir avec gratitude. Engageons-nous à répondre
de façon responsable à l’appel de Dieu en choisissant de fonder notre vie sur le Christ.
Sur ce chemin, nous ne sommes pas seuls. Reconnaissons Dieu comme la source et la
plénitude du bonheur auquel nous aspirons. Que la Vierge Marie soit notre modèle.
Avec ma bénédiction pour vous tous!
I greet the English-speaking visitors gathered
for this Angelus prayer. Today, our thoughts turn to the young people now gathering
in Madrid for World Youth Day. As I prepare to join them, I ask you to accompany
us with your prayers for the spiritual fruitfulness of this important event. May
God bless all of you abundantly!
Von Herzen grüße ich hier in Castel Gandolfo
alle Pilger und Besucher deutscher Sprache wie auch eine Gruppe von Austauschschülern,
die mit ihren Gastfamilien aus Deutschland gekommen sind. Am Donnerstag werde ich
nach Madrid aufbrechen, wo heuer der Weltjugendtag stattfindet. Ich freue mich, den
zahlreichen Jugendlichen aus verschiedenen Ländern der Welt zu begegnen. Euch möchte
ich um euer begleitendes Gebet bitten, damit diese Tage reiche geistliche Frucht bringen.
Ich wünsche euch allen einen gesegneten Sonntag.
[Saluto di cuore, qui
a Castel Gandolfo, tutti i pellegrini e visitatori di lingua tedesca, insieme ad un
gruppo di studenti che vivono in Germania per lo scambio tra studenti, insieme alle
famiglie che li ospitano in quel Paese. Giovedì partirò per Madrid, dove quest’anno
si svolgerà la Giornata mondiale della gioventù. Sono felice di incontrare lì tutti
i giovani che saranno venuti dai diversi Paesi del mondo. A voi chiedo di accompagnarmi
con la preghiera, affinché questi giorni portino ricchi frutti spirituali. Auguro
a voi tutti una buona domenica!]
Saludo con afecto a los grupos de lengua
española, en particular a los fieles llegados de Cuba, acompañados por el Señor Cardenal
Jaime Ortega Alamino, que encabeza la primera peregrinación de cubanos a los sepulcros
de los Santos Apóstoles, y renuevo mi cercanía y afecto a todos los hijos de ese amado
País. Un saludo cordial también a los jóvenes de Colombia, de Venezuela y de Argentina,
así como a los que se unen a ellos de camino a Madrid para la Jornada Mundial de la
Juventud. Invito a todos a encomendar en la oración este Viaje Apostólico a España,
que llevaré a cabo dentro de pocos días, para que en él se cosechen abundantes frutos
de vida cristiana.
Serdeczne pozdrowienie kieruję do Polaków. Dziś przypada
siedemdziesiąta rocznica męczeńskiej śmierci św. Maksymiliana Kolbego, w obozie zagłady
Auschwitz. Jego heroiczna miłość jest świetlanym znakiem zwycięskiej obecności Boga
w ludzkim dramacie nienawiści, cierpienia i śmierci. Módlmy się, aby przez naszą miłość
ludzie na całym świecie doświadczali tej obecności. Niech Bóg wam błogosławi. [Un
cordiale saluto rivolgo ora ai polacchi. Oggi ricorre il 70° anniversario del martirio
di San Massimiliano Kolbe nel campo di sterminio di Auschwitz. Il suo eroico amore
è segno luminoso della vittoriosa presenza di Dio nel dramma umano dell’odio, della
sofferenza e della morte. Preghiamo, affinché attraverso il nostro amore gli uomini
in tutto il mondo sperimentino questa divina presenza. Dio vi benedica!]
Saluto
con affetto i pellegrini italiani, in particolare i fedeli di Latina, qui giunti con
la fiaccola pro “Stella Maris”. A tutti chiedo di accompagnare spiritualmente con
la preghiera il mio Viaggio a Madrid, che intraprenderò tra qualche giorno in occasione
della Giornata Mondiale della Gioventù. Auguro a ciascuno una buona domenica, una
buona settimana e una buona Festa, domani! Buona domenica, buona Festa! (fine)