2011-08-13 14:42:15

Congresso delle Università cattoliche ad Avila. Mons. Fisichella: ritrovare l'unità del sapere


“Che questo incontro aiuti le Università cattoliche a lavorare sempre più unite per il bene della Spagna e del mondo, affinché crescano non solo i beni materiali ma anche la spiritualità di ogni Paese”: così il cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, ha aperto ieri ad Avila, il I Congresso mondiale delle Università cattoliche sul tema “Identità e missione nell’ Università cattolica”, promosso dall’Università di Santa Teresa del Jesus nella cittadina spagnola. L’incontro, che si concluderà domani, vede la presenza di oltre di oltre 500 partecipanti provenienti da 40 Paesi dei cinque continenti, e vuole mettere in luce la capacità degli atenei di collaborare all’opera evangelizzatrice della Chiesa. Marina Tomarro ha intervistato l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la nuova Evangelizzazione, tra i relatori della tre giorni:RealAudioMP3

R. - L’università, soprattutto l’Università cattolica, fa nuova evangelizzazione nel momento in cui si inserisce all’interno delle mutazioni culturali, quando è capace di essere veramente università e di essere fedele anche alla propria identità. Ciò significa rilevanza dei fenomeni culturali; significa interpretazione di questi fenomeni; ma, nello stesso tempo, significa anche capacità di saperli orientare con un pensiero forte. Oggi noi viviamo in una situazione, purtroppo, di frammentarietà della cultura e dobbiamo fare in modo tale che soprattutto l’università e le nostre università siano un centro di pensiero per superare la frammentarietà e ritrovare l’unità del sapere, che è la condizione necessaria per riportare - soprattutto le nuove generazioni - ad una responsabilità nei confronti di se stesse e nei confronti anche della società.

D. - Ma oggi, secondo lei, qual è il ruolo degli atenei cattolici nel mondo universitario attuale?

R. - Io credo che debbano qualificarsi soprattutto per quella che è la capacità dell’Università cattolica di accogliere ogni singola persona come veramente una persona: quindi la capacità di un accompagnamento, la capacità - che in una parola vorrei sintetizzare - di umanizzazione. L’Università cattolica deve qualificarsi non soltanto per la forte professionalità a cui prepara i propri studenti, ma - insieme con questo, con una solida formazione che parte dai fondamenti dell’umano - esprimere la forza della nostra fede. (mg)







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