Save the Children: Social media per il Corno d’Africa
Quasi 850 milioni di fan su FB e Twitter in meno di 48 ore per la campagna a sostegno
degli interventi – tra le 200 star coinvolte si uniscono anche Eminem, Rolling Stones,
Black Eye Peas e Jay Z. La velocità della rete fa miracoli coinvolgendo quasi
850 milioni di fan delle 200 star mondiali che hanno già aderito in meno di 48 ore
alla campagna globale “I’m Gonna Be Your Friend”, la campagna nata per sostenere
gli interventi di Save the Children in favore dei milioni di bambini e delle loro
famiglie colpiti dalla crisi alimentare devastante nel Corno d’Africa. Eminem,
Rolling Stones, Black Eye Peas e Jay Z si sono uniti oggi alle altre star mondiali
del mondo della musica, dello spettacolo e dello sport coinvolgendo proattivamente
tra ieri e oggi nella campagna un totale di quasi 850 milioni di fan che li seguono
su Facebook e Twitter (#beafriend). Lady Gaga, Eminen e Rihanna guidano il gruppo
con più di 150.000 milioni di fan su entrambi i social media internet (vedi tabella
in nota per i dettagli). Sostengono la campagna tra gli altri David Beckham, U2,
Beyonce, Muhammad Ali, Jennifer Lopez, Muse, Coldplay, Elton John, Lewis Hamilton,
Britney Spears, Bruno Mars, Robert Plant, Kanye West, Madonna, Cristiano Ronaldo,
Justin Bieber, Brian May e Sting. Partecipano attivamente con le loro risorse
Universal Music Group, iTunes, Yahoo!, Facebook, AOL, MSN, YouTube e Twitter. La
campagna, basata sul sito www.imgonnabeyourfriend.org, ha l’obiettivo di raccogliere
rapidamente fondi attraverso il contagio della rete e grazie al brano musicale di
Bob Marley ‘High Tide or Low Tide’ che contiene il verso “I’m gonna be your friend”,
scelto e messo a disposizione dalla famiglia Marley. Il regista scozzese Kevin MacDonald
ha realizzato appositamente un breve documentario sulla crisi dell’Africa Orientale
del quale il brano è la colonna sonora. 10 milioni di persone sono già state colpite
dalla più grave crisi degli ultimi decenni in Somalia e negli altri paesi dell’area
e molte non hanno da mangiare, da bere e hanno perso tutto il loro bestiame. Save
the Children, insieme ad altre organizzazioni umanitarie, ha attivato un’ampia azione
di intervento nell’area per portare soccorso e aiuti ai bambini e delle loro famiglie.