2011-08-12 15:34:02

Il 15 agosto Giornata per la Somalia indetta dall’Unione Africana


Mobilitare l’intero Continente a raccogliere aiuti per fare fronte alla crisi causata dalla siccità e dalla carestia. E’ l’obiettivo della “Giornata per la Somalia” indetta dall’Unione Africana per il prossimo 15 agosto. Lo ha annunciato da Accra, in Ghana, l’alto rappresentante dell’Unione Africana per la Somalia, Jerry John Rawlings, ricordando che non solo la Somalia ha bisogno urgente di risorse economiche e beni di prima necessità, ma l’intero Corno d’Africa. Ad Addis Abeba si terrà, entro la fine di agosto, anche una conferenza internazionale con l’obiettivo di riunire i contributi per mezzo miliardo di dollari destinati agli aiuti umanitari. Rawlings ha chiesto che la comunità internazionale si attivi in modo più consistente per fare fronte alla crisi, riferendosi in particolare ai Paesi della Lega Araba. Agli aiuti economici si aggiunge l’impegno sul versante politico. Intervenendo al Consiglio di sicurezza in video-conferenza da Mogadiscio, il rappresentante speciale del segretario generale dell’Onu per la Somalia, Augustine Mahiga, si è felicitato per l’accordo siglato a Kampala il 9 giugno tra il governo federale di transizione e il Parlamento di transizione somali che ha messo fine a cinque mesi di stallo politico. “E’ un momento critico per il processo di pace somalo e per il Paese”. “Siamo all’avvio - ha detto Mahiga - della messa in atto della ‘road map’ che definisce una serie di obiettivi da raggiungere entro i prossimi mesi e che dovrà essere adottata nella riunione consultiva per mettere fine alla transizione somala, prevista dal 4 al 6 settembre a Mogadiscio”. Sul fronte della sicurezza - ha aggiunto il segretario generale dell’Onu per la Somalia - la ritirata delle milizie degli ‘Shabaab’ dalla capitale “offre la possibilità di portare aiuti umanitari a migliaia di sfollati”. Gli ‘Shabaab’ - ha detto ancora Mahiga - “hanno parlato di ritirata tattica, ma la verità è che sono stati obbligati a lasciare la città”. La comunità internazionale – ricorda infine l’agenzia Misna - è stata chiamata ad accelerare il processo di rafforzamento delle istituzioni di transizione, in particolare attraverso il dispiegamento di una forza di polizia per appoggiare quella somala, ancora insufficiente a garantire la protezione della popolazione. (A.L.)







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