2011-08-11 16:08:13

Rapporto sulla povertà in Abruzzo e Molise: il ceto medio tende a scomparire


E’ stato ultimato, e sarà disponibile presso le Caritas diocesane delle regioni Abruzzo e Molise il Rapporto sulle povertà 2010 redatto grazie allo sforzo congiunto delle 11 diocesi delle due regioni. Lo studio prende in esame la situazione socio-economica delle persone che si sono rivolte ai centri d’ascolto dislocati sul territorio, facendo emergere dati che confermano il trend nazionale. Nel rapporto si sottolinea, in particolare, che sono aumentati gli interventi in favore di persone che vivono in situazione di “grave marginalità sociale”, tra cui stranieri, nomadi e persone senza fissa dimora. Ma sempre più spesso gli interventi riguardano anche persone in situazione di “normalità sociale” che incontrano gravi difficoltà a causa di problemi economici legati alla perdita del lavoro. Il rapporto vuole essere un ulteriore contributo per programmare, con giusto discernimento, “azioni sempre più rispondenti ai bisogni delle persone che abitano” questi territori, spiega don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne. Mons. Giovanni D'Ercole, vescovo ausiliario dell'arcidiocesi dell'Aquila, sottolinea che “questo rapporto sulle povertà 2010 giunge in un momento in cui la crisi economica italiana appare assai più preoccupante di quanto si potesse immaginare”. “Si allarga sempre più la forbice tra i ricchi e i poveri - aggiunge mons. D'Ercole – e i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più numerosi e sempre più poveri”. “Il ceto medio, una volta parte importante della nostra società, tende a scomparire, impoverendosi”. (A.L.)







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