Quarta notte di guerriglia nel Regno Unito. Un morto a Londra, centinaia di feriti
in tutte le città coinvolte
Quarta notte consecutiva di guerriglia e saccheggi in molte città della Gran Bretagna.
Centinaia i feriti, sia tra le forze dell’ordine sia tra i dimostranti: un giovane
26enne è deceduto dopo essere stato colpito da un proiettile a Londra. Il primo ministro
Cameron ha annunciato la convocazione di una seduta straordinaria del Parlamento per
domani. Mentre la capitale, presidiata da migliaia di agenti, ha vissuto ore di relativa
calma, in altri centri - come Manchester e Birmingham - la rivolta è proseguita con
violenza. Il servizio di Sagida Syed:
Il governo
britannico si prepara dunque ad affrontare duramente quelli che il premier Cameron
ha definito “atti di criminalità comune”. La polizia fa fatica a contenere la violenza
dei rivoltosi, anche se è riuscita ad operare centinaia di arresti. Intanto, l’esecutivo
sembra poco propenso all’ipotesi di schierare unità dell’esercito per riportare l’ordine
nei centri urbani. Sui motivi alla base delle rivolte esplose in Gran Bretagna, Stefano
Leszczynski ha intervistato Antonio Varsori, docente presso l’università di Padova
ed esperto di questioni inglesi: