Lunedì
08 Agosto 2011 - Dal messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la
quaresima 2011: “Il vangelo della Trasfigurazione del Signore pone davanti ai nostri
occhi la gloria di Cristo, che anticipa la risurrezione e che annuncia la divinizzazione
dell’uomo. La comunità cristiana prende coscienza di essere condotta, come gli apostoli
Pietro, Giacomo e Giovanni, “in disparte, su un alto monte” (Mt 17,1), per accogliere
nuovamente in Cristo, quali figli nel figlio, il dono della Grazia di Dio: “Questi
è il Figlio mio, l’amato. In lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo” (v.5).
E’ l’invito a prendere le distanze dal rumore del quotidiano per immergersi nella
presenza di Dio: Egli vuole trasmetterci, ogni giorno, una Parola, che penetra nelle
profondità del nostro spirito, dove discerne il bene e il male (cfr Eb 4,12) e rafforza
la volontà di seguire il Signore”. Rumore, suono selvaggio, radice onomatopeica
Ru, non ordinato, spesso privo di armonia, la Quaresima è occasione di abbandono del
rumore per entrare nell’armonia di Dio rafforzando così la propria Fede che,
come ricorda il Papa nel suo messaggio, comporta “una lotta contro i dominatori
di questo mondo tenebroso” nel quale il diavolo è all’opera e non si stanca, PrimoMazzolari in una sua predica di Quaresima ci invita paradossalmente proprio
ad andare A scuola dal maligno. Ancora “rumore” di questo mondo, assordante che distrae,
che provoca dunque nostalgia del silenzio, quasi estinto ormai, sopraffatto dal chiasso
quotidiano. Angelo Mundula scrive proprio di questo in Silenzio, una riflessione,
un richiamo nostalgico al passato, al silenzio.