La battaglia di “Madre Teresa di Bangalore” in favore dei lebbrosi
Salvare il Sumanahalli Society, il centro di riabilitazione dove da quasi 30 anni
si accolgono malati e senzatetto e dove finora sono stati curati circa cinquemila
lebbrosi: è questa la battaglia che nell’ultimo periodo si trova ad affrontare suor
Jaqueline Jean, la religiosa inglese missionaria in India e soprannominata “la Madre
Teresa di Bangalore”. Dal 2007 ad oggi, infatti, ricorda AsiaNews, il governo ha progressivamente
ristretto le concessioni di terra al centro, riducendone la superficie da 63 a 55
acri, facendo così rinunciare all’edificio in cui sono ospitato mendicanti e clochard.
La preoccupazione della suora, però, riguarda tutta la Society, che comprende anche
scuole, ospedali e un centro di riabilitazione per affetti da lebbra e Aids. Nei giorni
scorsi il governo si è scagliato anche contro la religiosa negandole il rinnovo del
visto e dandole un mese di tempo per lasciare il Paese, ma poi, dopo le molte reazioni
negative, il ministro degli Esteri ha dovuto prolungare il visto della suora senza
limiti di tempo. (R.B.)