2011-08-08 15:28:05

Gli scout simulano le dure condizione dei rifugiati politici al raduno mondiale di Rinkaby


Si è concluso ieri a Rinkaby, nel sud della Svezia, il 22esimo raduno mondiale degli scout, cha ha coinvolto circa 40mila giovani provenienti da tutto il mondo. Tra i temi affrontati durante la manifestazione, la pace, i diritti umani e il problema dei rifugiati, in quello che secondo i promotori è stato “un vero e proprio esercizio di peace building su larga scala”. Particolarmente significativa è stata l’esperienza vissuta da un migliaio di ragazzi, che hanno sperimentato le dure condizioni di vita dei rifugiati politici in una simulazione promossa dalll’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). “È stata un'esperienza di riflessione e formazione che ha fatto capire ai ragazzi il trauma subito da milioni di sfollati in tutto il mondo, provenienti, in alcuni casi, dai loro stessi Paesi”, si legge in una nota dell’Unhcr, riportata dal Sir. I partecipanti alla simulazione, denominata “Passaggi”, sono stati catturati durante un attacco militare, e dopo essere stati bendati, hanno dovuto cercare e trovare i loro famigliari tra i pianti, le urla, e rumori di spari ed esplosioni. “Poi, fuggendo in una foresta”, continua la nota dell’ Unhcr, “hanno tentato di nascondersi dai loro assalitori. Nella fuga per la salvezza, le ‘famiglie’ sono state derubate dei loro beni, hanno udito i rumori di uno stupro simulato e oltrepassato il corpo di una vittima virtuale, coperto di sangue”. Prima di raggiungere la sicurezza, rappresentata da un campo profughi dell’Onu, gli scout hanno dovuto attraversare un confine nazionale fittizio e hanno cercato di comunicare con guardie di frontiera armate che non parlavano la loro lingua. “Mi sono sentito così spaventato che ho dovuto ricordare a me stesso che questo era solo un gioco”, ha affermato Nick, uno scout proveniente dalla Malesia, mentre per Azra, un ex-rifugiato che ora vive in Slovenia, partecipare alla simulazione con i suoi amici è stata l’occasione per poter “finalmente condividere con loro ciò che ho dovuto subire”. “Ora mi capiranno meglio”, ha aggiunto. L’iniziativa, frutto di una collaborazione tra Onu e scout che dura dal 1995, è stato un successo, tanto che numerosi movimenti nazionali scout “hanno detto di voler introdurre questo gioco di ruolo nei propri Paesi, mentre alcuni adulti hanno chiesto di poterlo inserire nelle riunioni aziendali e negli esercizi di team building”. (M.R.)








All the contents on this site are copyrighted ©.