Giornata per le minoranze in Pakistan, in particolare per quella cristiana
Dare voce alle minoranze e sottolineare l'importanza della libertà religiosa per lo
sviluppo di ogni nazione. Sono queste le finalità della Giornata Nazionale delle minoranze
in Pakistan che l’associazione dei pachistani cristiani in Italia celebrerà il prossimo
11 agosto. La Giornata – riferisce l’agenzia Fides - è stata ispirata dal ministro
cattolico Shahbaz Bhatti ucciso a marzo da estremisti islamici ad Islamabad. Sulla
situazione delle minoranze in Pakistan Fausta Speranza ha parlato con Malik
Ayub Sumbal, corrispondente dal Paese asiatico del quotidiano Asia Times:
R. – As
far as the violence is concerned... Per quanto riguarda la violenza, due
anni fa in Pakistan è scoppiato il caso molto noto di Asia Bibi, una donna cristiana,
madre di 5 figli, che è stata presa di mira da alcuni militanti pakistani e ora è
condannata a morte perché accusata di aver offeso Maometto. Ma in Pakistan questo
tipo di notizie di violenze contro i cristiani è sempre presente, perché c’è un’importante
questione: i cristiani non sono rappresentati con una loro forza in Parlamento, sfortunatamente.
Ci sono solo singoli cristiani eletti nei vari partiti. Solo se la minoranza cristiana
fosse davvero rappresentata in Parlamento si potrebbe fare di più per fermare le violenze
in Pakistan.
D. – Cosa si fa dal punto di vista politico?
R.
– In Pakistan, from the political point of view… In Pakistan, dal punto
di vista politico, il governo non sta facendo bene quello che dovrebbe fare. Basti
pensare all’omicidio del ministro delle Minoranze religiose alcuni mesi fa, Shahbaz
Bhatti, che è stato ucciso in una capitale federale, in una zona ritenuta molto sicura
del Pakistan.
D. – In questi giorni ricordiamo i fatti di Gojra: nella
notte tra il 30 e il primo agosto 2009 circa 3 mila musulmani invasero il quartiere
cristiano della cittadina del Punjab appiccando il fuoco a due chiese e oltre 150
edifici…
R. – The incident of Gojra… La vicenda di
Gojra è molto triste. Tutte le rappresentanze dei diritti civili, i media e i partiti
politici hanno condannato questo attacco avvenuto due anni fa. Dovrebbe esserci armonia
religiosa nel Paese, ma se non c’è allora deve essere costruita. Ci sono state dichiarazioni
di biasimo da parte di esponenti musulmani e di autorità pachistane, ma non c’è stato
un esame concreto della situazione. E' mancato un impegno concreto e reale, qui in
Pakistan, per promuovere il rispetto tra musulmani e cristiani.(ap)