Uruguay: il 21 agosto la Chiesa celebra la Giornata nazionale della catechesi
È un versetto del Vangelo di Matteo, “Vadano in Galilea, là mi vedranno” (Mt, 28:10)
il tema scelto dalla Chiesa dell’Uruguay per celebrare la Giornata nazionale della
catechesi, domenica 21 agosto. Per l’occasione, mons. Orlando Romero, responsabile
dell’iniziativa e vescovo emerito di Canelones, ha diffuso un messaggio destinato
a tutti i catechisti del Paese. “Questa giornata – scrive il presule – è sempre stata
un’occasione per valorizzare e dare risalto alla catechesi come ad un momento specifico
del processo complessivo dell’evangelizzazione, il cui obiettivo è l’annuncio della
Buona Novella a tutta l’umanità”. “La Galilea – si legge ancora nel messaggio – è
il luogo preferito dell’azione evangelizzatrice di Gesù. È un luogo di frontiera,
di ideologie diverse, di differenti situazioni religiose e sociali, di fame e sete
di trascendenza, di costumi distruttivi, di chiara ricerca di proposte inverosimili…Ma
noi in quali “galilee” viviamo e ci muoviamo?”. Di qui, la sottolineatura forte che
mons. Romero fa sull’importanza dell’evangelizzazione: “È la missione che identifica
la Chiesa stessa – scrive il presule – Essa implica il portare la Buona Novella di
Gesù in tutti gli ambiti dell’umanità trasformando radicalmente, attraverso di essa,
i criteri di giudizio, i valori fondamentali, i punti di interesse, le linee di pensiero,
le fonti ispiratrici e i modelli di vita delle diverse realtà che sono in contrasto
con la Parola di Dio e con il disegno di salvezza”. La domanda, allora, è: “Come devono
affrontare i catechisti questa sfida, attinente alla loro missione?”. Ponendosi nella
sequela di Cristo, risponde mons. Romero, “il primo ed il più grande evangelizzatore”,
Colui che “ha l’urgenza di risvegliare nelle persone e nei popoli, grazie all’azione
dello Spirito Santo, una speranza”. Per questo, è importante che si conosca “la verità
su Dio, sull’uomo, sul cammino che conduce a placare la fame e la sete di pace, di
amore e di vita di ogni cuore umano”. Perché, afferma mons. Romero, “l’evangelizzazione
non consiste nel trasmettere agli altri una Buona Novella perfettamente compiuta della
quale noi ci presentiamo come garanti. Bensì, consiste nel camminare insieme agli
altri, con la speranza di poter scoprire insieme le tracce del Signore Risorto”. In
conclusione, scrive il presule, “l’arte di evangelizzare consiste nel discernere e
nel segnalare la presenza del Regno di Dio in tutte le persone e in tutte le situazioni,
anche in quelle più impensate”. (I.P.)