2011-08-06 15:10:07

Preoccupazione delle Chiese in Liberia per la situazione politica nel Paese


Una visita ecumenica di solidarietà per sostenere ed incoraggiare le Chiese della Liberia, preoccupate per le tensioni politiche nel Paese. È quanto compiranno, da oggi al 12 agosto, alcuni esponenti del Consiglio ecumenico delle Chiese e della Conferenza delle Chiese di tutta l’Africa. La visita è stata organizzata dal pastore Benjamin Dorme Lartey, segretario generale del Consiglio delle Chiese liberiane. Come rende noto il Consiglio ecumenico delle Chiese in un comunicato, “in vista del referendum costituzionale del 23 agosto e delle elezioni presidenziali e legislative dell’11 ottobre, le Chiese della Liberia esprimono la loro preoccupazione per la situazione politica particolarmente tesa”. Il Paese africano ha vissuto, negli ultimi 30 anni, due guerre civili: la prima dal 1980 al 1995 e la seconda dal 1999 al 2003. “Il gruppo ecumenico – si legge nella nota – incontrerà i responsabili politici ed ecclesiastici del Paese, ed anche le donne ed i giovani, per incoraggiarli a riprendere il cammino verso la riconciliazione”. Nel 2006 il governo liberiano ha istituito una “Commissione per la verità e la riconciliazione” incaricata di fare luce sui crimini commessi durante la guerra civile. Ma “la mancanza di volontà nel mettere in pratica le raccomandazioni della Commissione - afferma il Pastore Lartey - aumenta le divisioni nel Paese”. Il timore principale è che, dopo le elezioni, si possa scatenare una nuova ondata di violenza che “potrebbe causare un’altra guerra civile”. Per questo, il direttore del Programma per l’Africa del Consiglio ecumenico delle Chiese, Nigussu Legesse, ha garantito alla Liberia il sostegno del Consiglio ecumenico delle Chiese ed ha auspicato che la visita ecumenica abbia “un’influenza positiva nel contribuire ad allentare le tensioni”. (I.P.)







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