Sumatra: bruciate due chiese protestanti per l'inizio del Ramadan
Una folla di almeno 100 persone ha assalito e dato alle fiamme un centro di preghiera
della Christian Batak Synod (Hkbp). In precedenza, avevano attaccato un altro edificio
cristiano a cinque chilometri di distanza. Il fatto è avvenuto il primo agosto scorso,
in concomitanza con l’inizio del Ramadan, il mese sacro di digiuno e preghiera per
i musulmani. Ma la notizia è stata diffusa da una radio di Jakarta solo nel tardo
pomeriggio di ieri. Il nuovo attacco contro la minoranza cristiana, secondo alcuni
esperti, è anche conseguenza delle pene “morbide” comminate di recente dai giudici
contro estremisti e leader islamici in Indonesia. Uno dei due luoghi di preghiera
dati alle fiamme apparteneva alla Protestant Christian Batak Synod (Hkbp). Sahat Tarigan,
leader della Protestant Karo Christian. All’improvviso, gli assalitori hanno cosparso
di benzina il luogo di culto, quindi gli hanno dato fuoco. In precedenza, la folla
aveva attaccato un’altra chiesa domestica, situata a circa cinque km di distanza.
Sahat Tarigan – riferisce AsiaNews - aggiunge che “i fedeli non hanno nulla a che
fare con gli assalitori”. I centri di preghiera cristiani sorgevano in un’area a maggioranza
musulmana, ma non si erano registrati particolari episodi di violenza o intolleranza
in passato. “Per farla breve – conclude Sahat Tarigan – non abbiamo idea del perché
abbiamo dato fuoco”. Tuttavia, in Indonesia, si registrano di frequente casi di violenze
contro le minoranze religiose e i luoghi di culto cristiani. E la polizia, invece
di colpire i responsabili, giustifica i roghi – come avvenuto nell’ultimo caso – sostenendo
che le chiese sono costruite il legno “quindi si bruciano facilmente”. (A.L.)