Libia: giallo sulla morte di uno dei figli di Gheddafi
Proseguono le operazioni militari della Nato sulla Libia. A Zliten, nel corso di uno
degli ultimi bombardamenti, sarebbe morto uno dei figli di Gheddafi, affermano gli
insorti, ma Tripoli smentisce. Ce ne parla Marco Guerra:
Ennesima
notte di bombardamenti su Tripoli. Colpita la periferia della città dove la tv di
Stato denuncia una strage di civili senza specificare il numero dei morti.
Il regime segnala 3 vittime civili, fra cui 2 bambini, anche a Zlitan, a 150 km ad
est della capitale. Secondo gli insorti, qui le bombe dei jet della Nato avrebbero
ucciso anche Khamis Gheddafi, il figlio minore del rais in prima fila nella repressione
della rivolta anti-regime al comando della temuta 32.ma Brigata. La Nato ha confermato
i bombardamenti, ma non la morte di Khamis “perché priva di forze sul terreno”. Ma
qualora fosse confermato il suo decesso, sarebbe il secondo figlio di Gheddafi ad
essere ucciso nei raid Nato: l'altro, Saif al-Arab, è morto con tre nipoti del colonnello
nel maggio scorso. Tripoli da parte sua smentisce seccamente. Intanto gli insorti
tentano, in ogni modo, di ridurre a zero i rifornimenti del regime: questa notte hanno
sabotato un oleodotto a sud-ovest di Tripoli, che alimenta l'unica raffineria ancora
in funzione del Paese. Da segnalare, infine, il passo indietro del governo libico
che, attraverso il suo portavoce, ha fatto sapere “che non è stato lanciato alcun
missile contro le navi della Nato”, ritrattando quanto rivendicato ieri; e le dichiarazioni
del ministro degli Esteri francese, Alain Juppè, secondo il quale i ribelli stanno
avanzando e l'intervento internazionale non è in “fase di stallo”, sebbene sia stata
“sottovalutata la resistenza delle forze di Gheddafi”.